Secondo fonti anonime consultate dall’agenzia stampa Reuters, l’aspartame, uno dei dolcificanti più diffusi, potrebbe essere cancerogeno. Si tratta di un edulcorante artificiale 200 volte più dolce dello zucchero e con poche calorie (contenuto all’interno di bibite dietetiche, gomme da masticare, caramelle e prodotti di pasticceria). Gli esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, dovranno confermare o smentire la possibile correlazione tra l’assunzione prolungata nel tempo di questa sostanza e l’aumento del rischio di contrarre un tumore: un’eventualità che, per il momento, resta ancora da accertare.

Grazie alle numerose ricerche effettuate in questo ambito, secondo certi limiti giornalieri, l’assunzione dell’edulcorante in questione non comporta rischi per la salute dell’uomo. In particolare, come riportato all’interno degli studi realizzati nel corso degli Anni ’80 dallo Jecfa (il comitato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione), la raccomandazione principale è quella di non superare i 40 milligrammi di aspartame al giorno per chilo di peso corporeo.

Ad esempio, un individuo di 60 kg rischierebbe di oltrepassare la quantità di aspartame che può consumare quotidianamente se, ogni giorno, decidesse di assumere 12 lattine di una bevanda dietetica da 330 ml ciascuna (contenente il grado massimo di edulcorante consentito dalla legge). Tuttavia, è importante ricordare che, all’interno degli alimenti in cui ritroviamo questa sostanza, solitamente, l’aspartame si trova 36 volte al di sotto del limite concesso.

In ogni caso, secondo il parere di alcuni esperti condiviso nel 2022 sulla rivista Plos Medicine, qualsiasi tipologia di dolcificante artificiale andrebbe assunta in quantità limitate. Secondo i dati analizzati dai ricercatori, infatti, consumare un numero eccessivo di aspartame e acesulfame K (un altro edulcorante artificiale), nel giro di otto anni, comporta un aumento delle probabilità di avere un tumore.

L’utilizzo di dolcificanti, inoltre, come riportato dall’Oms “non porta alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini – si legge tra le pagine de La RepubblicaMentre potrebbe comportare potenziali effetti indesiderati, come un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti”.

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