Una bambina di 13 anni cardiopatica è stata colpita da un infarto mentre si trovava nella sua casa il giorno di Ferragosto del 2023, fino a perdere i sensi. I genitori non hanno però perso tempo e l’hanno portata subito all’ospedale Regina Margherita di Torino, ma nel frattempo l’apparecchio che le era stato impiantato si è rivelato provvidenziale e ha permesso di salvarla.

Tempo prima, infatti, alla piccola era stato impiantato dal dottor Fulvio Gabbarini (responsabile Aritmologia pediatrica, Dipartimento di Pediatria diretto dalla professoressa Franca Fagioli) uno strumento denominato Loop Recorder, grazie a cui era possibile controllare, in tempo reale e 24 ore su 24, il battito del suo cuore, che veniva poi registrato e trasmesso a un server centrale. Questo sistema permetteva così di capire se i suoi frequenti malesseri fossero dovuti a problemi cardiaci, che era la prima ipotesi avanzata dai medici che l’avevano in cura.

Quel giorno Gabbarini era in ferie, ma ha ricevuto un SMS al suo cellulare, che lo informava della situazione. Lui stesso, infatti, aveva programmato lo strumento affinché potesse avvisarlo di eventi pericolosi e improvvisi, in modo tale da intervenire al più presto.

Il dottore non ha però esitato nonostante si trovasse fuori regione ed è partito subito per arrivare il prima possibile nel capoluogo piemontese. Una volta giunto sul posto, ha impiantato alla bambina un pacemaker, che consente di evitare che a breve altri episodi che mettessero a rischio la sua vita.

La telemedicina si è rivelata così fondamentale, dimostrando che l’impulso elettrico periodicamente non si generava e che non aveva più una strada da percorrere per poi permettere al cuore di pompare. Non appena le sue condizioni si sono stabilizzate, la giovane paziente è stata dimessa dall’Aritmologia pediatrica ed è tornata nel suo domicilio in buona salute.

 

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