Bambina con rara malformazione al cuore salvata con intervento record a Torino

É la più piccola paziente salvata per la prima volta in Italia: è stata sottoposta a un'operazione mininvasiva denervazione cardiaca, in cui vengono eliminati i nervi che vanno al cuore per evitare un arresto cardiaco

Al Regina Margherita di Torino una bambina di soli due anni e mezzo affetta da una gravissima e rara forma di sindrome del Qt lungo, la cui variante denominata Calm può portare alla morte cardiaca improvvisa per fibrillazione ventricolare, è stata sottoposta a un intervento chirurgico che si è rivelato risolutivo. Si tratta della più piccola paziente salvata per la prima volta in Italia.

L’operazione è stata mininvasiva e ha permesso di eliminare i nervi che vanno al cuore perché nei soggetti predisposti questi possono arrivare a provocare un arresto cardiaco. A guidare l’equipe è stato il professor Peter Schwartz, considerato la massima autorità mondiale nel campo di questa patologia, che ha ritenuto che la Città della Salute fosse una delle poche strutture a livello mondiale dove poter eseguire un intervento così delicato.

La tecnica utilizzata sulla bambina prevede che siano eseguiti tre accessi laterali al torace, in modo tale da rendere più piccola la cicatrice, oltre a permettere che sia più semplice e veloce il recupero. In una bimba così piccola, però, questa parte del corpo ha dimensioni ridotte, per questo è importante che i medici agiscano con la massima cautela.

La tecnologia si è rivelata in questo caso fondamentale: “L’ostacolo – hanno detto ancora i responsabili della Città della Salute – è stato però superato grazie all’attrezzatura chirurgica, donata generosamente da Fondazione Forma onlus, che essendo miniaturizzata ha permesso agevolmente di raggiungere con esattezza il bersaglio e di operare più facilmente con precisione e tranquillità sulla bimba, che durante tutto l’intervento è stata fatta respirare con un solo polmone”. 

Dopo soli quattro giorni la piccola è stata dimessa da aritmologia pediatrica ed è risultata essere “in perfette condizioni”. 

Ancora una volta il Regina Margherita si conferma una delle strutture più all’avanguardia in ambito pediatrico. A fine dicembre 2022 una bimba di soli tre mesi era stata ricoverata a causa di una brutta bronchiolite causata da Virus Respiratorio Sinciziale e salvata grazie all’Ecmo, uno strumento che permette di trattare l’infezione e che consente ai polmoni di tornare a funzionare regolarmente.

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