
Arriva Belve Crime, Francesca Fagnani intervista Massimo Bossetti (intro di Stefano Nazzi)
Una scelta divisiva, che riapre anche il dibattito sull’opportunità di offrire visibilità pubblica a chi è stato ritenuto colpevole in tre gradi di giudizio, in un Paese dove le narrazioni criminali spesso oscillano tra voyeurismo e legittimazione.

Cosa ne pensi?