Lo stupro, le droghe, la rinascita. Bianca Balti a Belve è stata spiazzante, onesta e necessaria
La supermodella si racconta a Francesca Fagnani, su RaiDue, rivelando il passato difficile che l’ha portata a pensare di togliersi la vita.
La supermodella si racconta a Francesca Fagnani, su RaiDue, rivelando il passato difficile che l’ha portata a pensare di togliersi la vita.
È stata un’intervista delicata, sentita e senza filtri, quella rilasciata da Bianca Balti alla conduttrice Francesca Fagnani, ideatrice e conduttrice della trasmissione RaiDue, Belve. La supermodella lodigiana si è aperta come non aveva mai fatto prima e rivelato un passato difficile, costellato di esperienze dure: da uno stupro subito quando era appena diciottenne all’uso di droghe, che l’aveva spinta a pensare al suicidio.
“A 18 anni ho subito uno stupro. Ero a un rave in stato d’ebbrezza e non ero lucida. È successo con un ragazzo conosciuto quella sera e che mi piaceva”. Inizia così il toccante racconto a Belve di Bianca Balti, che prosegue:
Da un bacio siamo passati alla violenza. Dopo quell’episodio, l’ho cercato per tantissimo tempo. Andavo a tutti i rave sperando di trovarlo. Era giusto per fare pace con l’idea che, magari, ci fosse una storia e non uno stupro. Dopo anni, quando facevo già la modella, l’ho incontrato di nuovo… usciva da un sert. Mi ha fatto piacere rivederlo. Avevo bisogno, nella mia mente, di normalizzare quell’esperienza. Di poter dire: ‘siamo amici’.
Ma l’intervista vive di altri momenti delicati, con Bianca Balti che rivela la sua rinascita dopo aver toccato il fondo ed essere arrivata a pensare al suicidio:
Ho provato tutte le droghe, anche gli oppiacei. Ho smesso quando non ce la facevo più, quando non avevo più voglia di vivere. Quello è stato il momento più basso, avrei voluto morire, ma non ero abbastanza coraggiosa per togliermi la vita, allora ho detto: ‘proviamoci’.
E alla fine ha trovato la sua strada. La supermodella classe ’84, infatti, racconta di aver detto di no a un contratto a sei zeri: “Dopo le prime sfilate, 18 anni fa, mi avevano offerto un contratto da un milione di euro, ma ho detto di no, perché avevo capito che avrei potuto ottenere di meglio. L’esperienza lavorativa più soddisfacente, anche dal punto di vista economico? Lo spot di Dolce&Gabbana sul gozzetto, dal punto di vista professionale, oltre che remunerativo”.
Infine, un accenno alla maternità e alla scelta della figlia, Matilde Lucidi, nata dalla relazione con il fotografo Christian Lucidi, di vivere con papà: “Al tempo – rivela Bianca Balti – mi stavo trasferendo a Los Angeles, e sarebbe stato l’ennesimo trasloco, così lei ha deciso di andare a vivere con il padre. Solo di recente, mi ha confessato di averlo fatto per avere un po’ di stabilità. Come ho vissuto la lontananza? Ne ho sofferto tantissimo, però, poi ti abitui anche alle cose più brutte e, grazie al cielo, la tecnologia aiuta”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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