Bonus animali domestici: come funziona e come richiederlo
Anche nel 2025 viene confermato il bonus per gli amici a quattro zampe, da richiedere per visite, esami specifici e acquisto di farmaci.
Anche nel 2025 viene confermato il bonus per gli amici a quattro zampe, da richiedere per visite, esami specifici e acquisto di farmaci.
Tra i bonus riconfermati nel 2025 c’è anche quello per gli animali domestici, pensato per contrastare il randagismo, che presenta ancora tassi molto alti soprattutto in alcune regioni italiane.
Solo nel 2024 sono stati abbandonati circa 80 mila cani, un fenomeno che la misura punta a combattere.
Il bonus è una detrazione fiscale da richiedere al momento della dichiarazione dei redditi; lo scorso anno sono stati messi a disposizione circa 750 mila euro di bonus da spendere fino al 2026, ovvero circa 250 mila euro ogni anno. Al momento di compilare la propria dichiarazione dei redditi, chi ha diritto al bonus può detrarre il 19% delle spese veterinarie sostenute durante l’anno al quale è riferita la certificazione, per un valore che arriva fino a 550 euro.
Per godere del bonus occorre avere un animale domestico regolarmente registrato all’Anagrafe degli animali d’affezione, una banca dati messa a disposizione dalle regioni agli operatori sanitari per registrare gli animali da compagnia, per garantirne la tracciabilità, requisito fondamentale per la prevenzione del randagismo. Va detto, però, che la misura vale solo per alcune tipologie di animali, come cani, gatti, criceti, piccoli roditori e furetti. Non è chiaro se il bonus valga anche per rettili, anfibi e invertebrati.
Non viene considerato il numero di animali che si possiedono, e il bonus può essere chiesto per le spese veterinarie e anche per i farmaci, nel caso la spesa minima sia di 129,11 euro. Le spese inferiori a questa cifra non sono detraibili.
Il bonus animali domestici copre visite specialistiche, interventi, operazioni chirurgiche, esami di laboratorio e acquisti di farmaci prescritti dal veterinario (con il suddetto limite di spesa). Per godere della detrazione fiscale è necessario che le spese siano state sostenute utilizzando strumenti di pagamento tracciabili, quindi occorre pagare con carte o bonifico bancario, e conservare le ricevute dei pagamenti, da allegare alla dichiarazione dei redditi.
Non sono invece detraibili le spese per gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, così come quelle per gli animali utilizzati per attività commerciali o agricole, e per quelli coinvolti in attività illecite.
Secondo le stime ogni anno chi ha animali domestici spende circa 170 euro per vaccinazioni, visite, esami, interventi, per un costo complessivo che si aggira attorno ai 1000 euro l’anno.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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