Nonostante l’imminente arrivo dell’ultimo mese d’autunno, anche in questa settimana di fine ottobre si registrano ancora temperature estive, con picchi di 10 gradi sopra la media: questo Halloween sarà il più caldo della storia, avvertono gli esperti, con ottobre che finirà con condizioni climatiche simili a quelle di giugno.

Coldiretti lancia l’allarme: ci saranno siccità e temperature primaverili anche quando l’autunno dovrebbe essere ormai inoltrato. Il clima anomalo preoccupa per l’agricoltura: nonostante l’aumento delle superfici coltivate per il grano, la produzione prevista per il 2022 è in calo del 5%, e a rischio non c’è solo il grano, ma tutti i raccolti.

Il motivo di questo caldo anormale è l’anticiclone africano che sta dominando il mediterraneo centro-occidentale e impedisce l’arrivo delle perturbazioni atlantiche dando all’Italia e altre nazioni un caldo record, tempo soleggiato e assenza di piogge.

Nonostante le temperature estive che si stanno registrando in questo autunno caldo, troppo caldo, sembra che la cosa non ci stia preoccupando granché: sui social, sembra che la società sia più spaventata e irritata dai gesti degli attivisti, che in più occasioni hanno imbrattato con zuppe o vernice i vetri a protezione di alcuni famosi quadri, protestando per l’emergenza climatica.

A prescindere dal condannare o sostenere questi gesti, il fatto che nessuno sia spaventato dal problema reale, ovvero le temperature anomale sintomo del cambiamento climatico, rende vera la loro frase sul fatto che ci preoccupa più l’arte del clima.

What is worth more, art or life?“, “Cos’è più importante, l’arte o la vita?”, ha detto l’attivista di Just Stop Oil, Pheobe Plummer, 21 anni, che ha imbrattato il quadro di Van Gogh alla National Gallery insieme a un’altra attivista.

Certo, niente ci impedisce di condannare questi gesti degli attivisti e dire che secondo noi è sbagliato lanciare zuppe sulle opere d’arte, ma allo stesso tempo la crisi climatica non sembra essere la priorità né della società, né della politica, nemmeno di fronte all’evidenza, il che dovrebbe portare tutti noi a riflettere.

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