Cher: gli aborti illegali della madre, i 3 aborti spontanei e la libertà di scelta delle donne

In occasione dell'uscita del suo libro di memorie la cantante ripercorre alcune tappe dolorose della sua vita, dagli aborti della madre fino ai suoi tre aborti spontanei.

Mentre gli Stati Uniti stanno vivendo un momento difficile per quanto riguarda il diritto all’interruzione di gravidanza, Cher pubblica il suo libro di memorie che vuole essere la voce fuori dal coro, a tutela di quelle donne che vogliono solo poter scegliere se portare avanti una gravidanza o no.

In Cher: The Memoir, uscito in italiano il 3 dicembre scorso per HarperCollins, la cantante ripercorre la scelta che, quasi ottant’anni fa, fece sua madre, Jackie Jean Sarkisian, quando, diciannovenne incinta e separata dal marito dopo soli tre mesi di matrimonio, decise di tenere la figlia che portava in grembo nonostante il parere contrario della madre (che a sua volta partorì appena tredicenne).

Cher. Il memoir. Ediz. italiana (Vol. 1)

Cher. Il memoir. Ediz. italiana (Vol. 1)

L'istrionica popstar e attrice ripercorre la sua straordinaria vita e carriera in un libro onesto, trasparente e senza filtri, in cui non mancano i racconti delle difficoltà e delle tragedie vissute.
23 € su Amazon
25 € risparmi 2 €

“Ricordo di aver aspettato su una vecchia sedia cromata- ricordava la madre di Cher – Il metallo era freddo, ma il sudore mi colava addosso, ero così spaventata. Quando mi dissero che era il mio turno, salii sul lettino. Ma mentre ero sdraiata lì, in qualche modo capii che non potevo farcela, così scesi. Ci credi che sono arrivata a tanto così dal non averti?”.

“Si trovava in un momento terribile della sua giovane vita con solo due strade tra cui scegliere, nessuna delle quali era facile – scrive oggi la cantante di Believe – Confusa e spaventata, imboccò una strada, ma poi tornò indietro e prese l’altra. Io sono sopravvissuta come conseguenza e non ho mai messo in dubbio quanto fosse stata vicina a non avermi. Era il suo corpo, la sua vita e la sua scelta. Grazie a Dio, però, si è alzata da quel lettino, altrimenti non sarei qui a scrivere queste pagine”.

Il memoir di Cher, che negli USA è già uscito con la seconda parte, copre il periodo della gravidanza di sua madre fino alla conversazione avuta con l’amico Francis Ford Coppola, nei primi anni ’80, che la incoraggiò a dedicarsi alla recitazione; consiglio che si rivelò quantomai azzeccato, visto che Cher vinse l’Oscar per Stregata dalla Luna, nel 1987, come Miglior attrice protagonista.

C’è poi la discutibile relazione con Warren Beatty, quando lui aveva 25 anni e lei appena 15, e ovviamente la collaborazione, diventata poi amore, con Sonny Bono, fino alle storie con il secondo marito Gregg Allman e alla storia con il leader dei Kiss Gene Simmons.

Una parte fondamentale del libro riguarda però proprio la salute riproduttiva: a soli 21 anni la cantante e attrice aveva già avuto tre aborti spontanei, due dei quali avevano richieste cure mediche estremamente importanti, ma è sulla madre che si focalizza soprattutto questa parte.

Dopo la sua nascita, Jackie Jean Sarkisian ebbe altri due aborti, entrambi illegali, uno effettuato con la complicità di un cliente abituale del ristorante in cui lavorava e che costò 100 dollari; un intervento che la costrinse a letto per tre settimane. “Le irruzioni della polizia nelle cliniche e nelle case private erano all’ordine del giorno -scrive Cher nel libro –  come le retate nei bordelli e nelle bische clandestine. Quelli che venivano scoperti ad aiutare le donne rischiavano pene detentive, in media da tre a cinque anni e la revoca della licenza per esercitare la professione, nel caso avessero qualifiche mediche”.

Anche nel secondo caso, dopo la nascita di Gee, la sorella di Cher, sua madre rischiò di morire per un altro aborto illegale, un’esperienza che la cantante ricorda con estremo terrore. Le esperienze vissute da sua madre, racconta ancora Cher, la impressionarono notevolmente e l’hanno portata a sviluppare una sensibilità particolare verso i diritti riproduttivi.

Già all’epoca della decisione della Corte Suprema americana di annullare la Roe vs Wade, Cher scrisse un tweet raccontando del primo aborto spontaneo subito a 18 anni, all’epoca della storia con Sonny Bono, spiegando che “madri, sorelle, zie, cugine, amiche… Nessuna donna è al sicuro in America e presto nessuna persona sana di mente lo sarà”.

Quando ero giovane, ho avuto tre aborti spontanei. Il primo a 18 anni. Ero sola in casa e quando Sonny è tornato, mi ha trovata che singhiozzavo e tremavo sul pavimento. Quando ho avuto il secondo aborto, urlavo di dolore. Non riuscivo nemmeno a fermarmi nell’ascensore. Il dottore mi ha ricoverata in ospedale e mi hanno portata subito in sala operatoria”.

Nei commenti al post, Cher ricordava anche la volontà di molte donne americane di farsi sterilizzare pur di non rischiare gravidanze indesiderate, proprio a causa delle leggi iper restrittive sull’aborto promulgate in diversi stati.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!