Chi è Elisabeth Lardschneider, la 20enne atleta italiana morta sull'Himalaya

L’atleta dell’arrampicata azzurra è precipitata con un volo di 150 metri schiantandosi al suolo, mentre scalava le superfici estreme del Ladakh, nella valle dello Zanskr.

Elisabeth Lardschneider, climber 20enne originaria di Ortisei (Bolzano), nella giornata di ieri, 27 luglio 2023, ha perso la vita precipitando per 150 metri mentre scalava le superfici estreme del Ladakh, nella valle dello Zanskr: una parete rocciosa racchiusa tra le catene montuose dell’Himalaya, nell’India settentrionale.

La giovane promessa dell’arrampicata azzurra si trovava in India in compagnia di altre sette persone (tutte provenienti dall’Alto Adige) che, dopo la caduta dell’atleta, hanno lanciato l’allarme via WhatsApp, annunciando la morte sul colpo della ragazza. Il gruppo si stava esercitando a scalare pareti diverse rispetto a quelle alpine e, stando a quanto riportato da La Stampa, il corpo della 20enne è stato recuperato ieri.

Elisabeth Lardschneider coltivava la passione dell’arrampicata fin da piccola e aveva iniziato ad allenarsi durante gli anni del liceo scientifico, frequentato a Merano. L’atleta ha gareggiato nella disciplina Lead (la classica scalata dal basso con l’obiettivo di raggiungere il punto più elevato del tracciato nel giro di sei minuti) per la Nazionale italiana, partecipando a diverse competizioni giovanili.

Il Club Alpino Italiano (Cai), inoltre, l’aveva resa partecipe del progetto Giovani Alpinisti dedicato ai talenti emergenti. La climber di Ortisei, infatti, a soli 14 anni, aveva già scalato il Menhir, una via d’arrampicata situata vicino al Passo Gardena, pari al grado di difficoltà 8b. Nell’estate del 2022, invece, si era recata insieme ad alcuni amici in Kirghizistan, scalando con successo la parete ovest del Pik Odessa, una montagna di 4.810 metri.

Viaggiare e scalare erano le sue passioni”, hanno dichiarato gli amici di Lardschneider, ancora scossi dalla terribile notizia, come si legge tra le pagine del Quotidiano Nazionale. “Lo sgomento è grande in paese”, ha aggiunto Tobia Moroder, il sindaco di Ortisei, condividendo tutto il dolore provato dalla comunità di climber delle Dolomiti per la perdita della giovane promessa.

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