Chi è Moza Bint Nasser, la sceicca e "la donna più elegante al mondo"

La moglie dell’ex emiro del Qatar, la sceicca Moza Bint Nasser, è una delle figure di spicco della moda del Medio Oriente, avendo ricevuto riconoscimenti a livello mondiale per le scelte sartoriali che ha fatto mentre accompagnava il marito ai suoi impegni di Stato.

È apparsa nella lista delle donne meglio vestite al mondo di Vanity Fair nel 2009 (grazie ai suoi meravigliosi ensemble monocromatici) e nel 2012 è stata nominata una delle “100 donne più potenti” da Forbes.

Al matrimonio di Rajwa e Hussein di Giordania, è stata lei una delle invitate più fotografate e ha incantato tutti con un outfit vintage total green di Valentino appartenente a una vecchia (ma sempre attualissima) collezione del 1989.

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Il legame con il brand italiano è molto forte, dal momento che la sua famiglia ha acquistato il marchio nel 2012. L’affascinante sceicca è, tra l’altro, la presidentessa onoraria del Fashion Trust Arabia, una fondazione che intende promuovere la moda araba nel mondo.

Bint Nasser non è solo un nome importante nel campo della moda. È un’attivista impegnata e continua a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo del suo Paese. È presidente della Qatar Foundation for Education, Science and Community Development, vicepresidente sia del Supreme Council of Health che del Supreme Education Council e presidente del Sidra Medical and Research Center.

Nel 2003 è stata nominata Inviata Speciale dell’UNESCO per l’Istruzione di Base e Superiore e nel 2008 il Segretario Generale delle Nazioni Unite l’ha nominata Ambasciatrice dell’Alleanza delle Civiltà.

Nel 2010 Bint Nasser è diventata membro del gruppo di difesa degli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite, con un’enfasi speciale sull’istruzione primaria universale. Più recentemente, ha rivolto la sua attenzione all’istruzione dei bambini rifugiati in Malesia e nel maggio 2019 è stata tra le 17 figure pubbliche nominate dalle Nazioni Unite per guidare i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Articolo originale pubblicato il 12 giugno 2023