I libri, lo svedese, i viaggi: chi era Francesca Quaglia, 28 anni, investita in centro a Milano

“Traduco dall’inglese e dalle lingue scandinave verso l’italiano, ma con lo svedese mi diverto di più”, così si raccontava su LinkedIn Francesca Quaglia, la giovane di 28 anni travolta e uccisa da un autocarro ieri in piazzale Medaglie d’Oro, a Milano. Laureata all’università Ca’ Foscari di Venezia in lingue, letterature e linguistica scandinave, aveva poi conseguito la magistrale a Milano, dove attualmente lavorava come traduttrice e copywriter. Inoltre, era impegnata nel movimento femminista e per i diritti delle donne.

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In passato, la ragazza aveva vissuto in Svezia, dove aveva anche lavorato alla Camera di commercio italiana di Stoccolma. Poi, tre anni fa, la collaborazione con il Festival del Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna per la trascrizione dei cortometraggi del regista svedese Gösta Werner. Attualmente, lavorava come traduttrice per la rivista Mulieris Magazine. “Francesca era una persona fuori dagli schemi, sempre alternativa. Era spesso in giro per il mondo, e per questo ci vedevamo poco” racconta l’amica Giovanna, come riportato da Repubblica.

“Giocavamo insieme a tennis. Perché aveva scelto proprio le lingue scandinave? Ricordo che si era appassionata alle poesie di un autore finlandese, voleva imparare la lingua, anzi diventare maestra di finlandese” continua l’amica. Poi, però, l’incontro con le lingue scandinave.

Ho studiato a lungo la cultura scandinava, potrei tediarvi facilmente con i miei infiniti racconti. Sono anche una copywriter e correttrice di bozze, l’efficacia del vostro brand passa anche dalle vostre scelte grammaticali, sintattiche e di ortografia, lasciatemele controllare.

A Milano usava spesso la bici, con la quale è stata investita il 29 agosto. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza si trovava di fianco all’autocarro quando, appena scattato il semaforo verde, il mezzo è ripartito schiacciandola. Ora, la polizia locale sta verificando i filmati delle telecamere di sicurezza per fare luce su quanto successo.