Chiara Ferragni, indagine anche sulle uova di Pasqua. Antitrust: "Ipotesi similare al caso pandoro"

Secondo l’Autorità, che ha accolto l’esposto formale del Codacons, la campagna promozionale avrebbe dato false informazioni ai consumatori. Rustichelli: "Abbiamo ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità".

Non solo pandori Balocco: nelle ultime ore, l’Antitrust ha comunicato di aver avviato un’indagine sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi brandizzate Chiara Ferragni a causa di sospetti su pratiche commerciali scorrette simili a quelle del dolce di Natale.

A comunicarlo è stato il presidente dell’Autorità Roberto Rustichelli, il quale, ospite a Porta a Porta, ha dichiarato di aver avviato il caso già a gennaio 2024 a causa di alcune segnalazioni: “Abbiamo ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità, abbiamo avviato il caso a gennaio con delle ispezioni della Guardia di Finanza e l’ipotesi per cui si procede è la medesima, una pratica commerciale scorretta con una possibile falsa informazione”, ha spiegato.

Il presidente dell’Antitrust ha quindi rivelato che, nei confronti delle società dell’imprenditrice, sarebbero state eseguite delle ispezioni con la collaborazione della Guardia di Finanza: “L’ipotesi per cui si procede è la medesima di pratica commerciale scorretta con possibile falsa informazione. Stiamo vagliando tutte le carte acquisite, attualmente il termine previsto per la chiusura del procedimento è il 14 giugno. Vedremo l’esito del caso”.

Un caso, quello del dolce di Pasqua, che sembra essere simile a quello dei pandori: anche per le uova, infatti, l’Antitrust ipotizza che siano state diffuse informazioni false o fuorvianti nella campagna promozionale, facendo credere ai consumatori che l’acquisto delle uova contribuisse a finanziare direttamente un’opera di beneficenza. La pubblicità delle uova avrebbe quindi enfatizzato l’aspetto benefico dell’operazione, minimizzandone la parte commerciale.

L’indagine era partita grazie alla segnalazione del Codacons: “L’Antitrust indaga sulle uova di Pasqua griffate Ferragni a seguito di formale esposto presentato dal Codacons”, si legge in un comunicato stampa sul sito ufficiale dell’associazione. “Lo scorso 19 dicembre avevamo depositato un esposto a 104 Procure e all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1,2 milioni di euro all’influencer, a fronte di una donazione ‘elemosina’ di appena 36mila euro in favore del progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’, per giunta eseguita dalla società Dolci Preziosi e non da Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione”.

Dopo la Procura di Milano, che ha aperto una indagine sul caso, ora anche l’Antitrust ha accolto il nostro esposto”, conclude quindi il Codacons. “E se saranno accertati illeciti, avvieremo come per il pandoro Balocco una azione collettiva di risarcimento contro Ferragni, chiedendo all’influencer di rimborsare tutti gli acquirenti dell’uovo di Pasqua”.

Nessuna accusa invece nei confronti di Fedez, il quale aveva lanciato nel 2023 un’operazione commerciale simile, con uova di Pasqua brandizzate. A Porta a Porta, Rustichelli ha sottolineato come l’indagine nei confronti dell rapper sia stata molto approfondita. Anche gli influencer possono fare beneficenza (…) Il caso è stato archiviato dal momento che Fedez e l’azienda dolciaria Valcor, che avevano detto ai consumatori che acquistando le uova brandizzate Fedez avrebbero fatto beneficenza, la beneficenza l’hanno fatta. Quindi l’Antitrust ha archiviato il caso”.

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