La tuta del video di scuse di Chiara Ferragni è sold out. Il capo, scelto dall’imprenditrice digitale per il suo messaggio di scuse in merito alla vicenda dei pandori Balocco, risulta infatti non più disponibile sul sito di Laneus, l’azienda produttrice: non è chiaro, però, se questo sia stato causato dalla sua presenza nel video, diventato ormai virale, o dalla corsa ai regali di Natale.

La jumpsuit in lana e angora, dal costo di 600 euro, era già stata indossata da Chiara Ferragni qualche settimana prima, durante le sue vacanze invernali a St. Moritz. Il capo, però, era passato perlopiù inosservato: a far parlare di sé, in quell’occasione, era stata infatti la Birkin Himalaya Niloticus Crocodile.

Secondo alcuni, la tuta sarebbe stata scelta appositamente dall’imprenditrice per comunicare pentimento, creando un contrasto con quelli che sono i colori da lei indossati di solito. “Se lo spirito del messaggio è simulare dispiacere, in tal caso il grigio è il colore ideale poiché nel suo specifico caso, si mette in contrapposizione ai colori caldi e brillanti del suo incarnato”, ha commentato Elena Chicchio, consulente d’immagine, al sito Mow Magazine.

Lei è andata ad utilizzare credo proprio appositamente un colore di questo tipo, lavorando quindi anche nella comunicazione non verbale (…) Io però avrei mantenuto i miei soliti colori”, ha spiegato l’armocromista, sostenendo che in questo modo il messaggio sarebbe stato veicolato in modo più naturale e meno artificioso.

Molti utenti, infatti, si sono scagliati contro Chiara Ferragni accusandola di avere appositamente ricreato un look fintamente dimesso, molto diverso da quelli colorati proposti di solito, come si può leggere in diversi commenti al di sotto del video e dei post che riportano la notizia. L’imprenditrice, però, non ha ancora risposto alle critiche.

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