L'addio di Chiara Fossombroni al figlio Kaif, il bimbo preso in affido che nessuno voleva

Kaif è morto il primo maggio 2022, a giugno avrebbe compiuto 4 anni: il piccolo aveva una sindrome rara ed era stato abbandonato dai genitori. Poi è arrivata la sua mamma, Chiara Fossombroni, la 47enne di Firenze che l'ha preso in affido e insieme si sono regalati due anni di amore.

Kaif è morto il primo maggio 2022, a giugno avrebbe compiuto 4 anni e per i primi due della sua vita ha conosciuto solo la sua stanza in ospedale. Kaif aveva una sindrome rara ed era stato abbandonato dai genitori, ma poi è arrivata la sua mamma, Chiara Fossombroni, la 47enne di Firenze che l’ha preso in affido.

Insieme a lei Kaif ha vissuto gli ultimi due anni della sua vita fuori dall’ospedale Mayer di Firenze: con lei ha conosciuto il mare, i giardini e l’amore. Poi la sindrome rara di cui era affetto, 170 casi in tutto il mondo, l’ha portato via, ma ogni singolo momento insieme è stato un dono.

Chiara Fossombroni non rimpiange nulla: “Fu amore a prima vista – racconta a La Nazioneogni giorno con lui è stato un dono”. La consigliera del Quartiere 2 di Firenze, aveva conosciuto il piccolo Kaif quando aveva un anno e mezzo:

“Quando ci siamo incontrati era sdraiato su un letto a guardare il soffitto. Non era mai uscito dall’ospedale, per i primi due anni non ha potuto mangiare né bere, nutrendosi tramite un sondino. Si è appoggiato sul mio seno e io sono diventata sua madre”.

Poi, all’inizio del 2022, le sue condizioni si sono aggravate e Fossombroni non si è lasciata abbattere dell’idea che quella fosse la fine, ma si è concentrata sull’amore da dare al suo bambino per regalargli ogni giorno qualcosa in più:

“Il professor Massimo Resti che lo aveva in cura, mi disse che aveva tanto bisogno di affetto che si sarebbe attaccato anche a un manico di scopa pur di trovarne. Quel manico di scopa sono stata io”.

Fossombroni ha voluto anche lanciare un appello a favore dei bimbi abbandonati in cerca di affido:

“Non vi fate spaventare dalla disabilità, incontrate questi bambini. Se come è successo a me, sboccia l’amore, e può sbocciare solo incontrandosi davvero, sarà la cosa più bella che vi potrà mai capitare”.

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