È di nuovo polemica per le parole dell'influencer, stavolta rivolte ai vaccini contro la pertosse in gravidanza. "Non farei mai niente del genere".
Chiara Nasti è finita di nuovo al centro delle polemiche per le sue esternazioni sui vaccini in gravidanza, a poche settimane di distanza dalla morte di un bambino di 24 giorni avvenuta a Padova a causa della pertosse, proprio uno dei vaccini richiesti alle donne durante la gestazione.
“Preferisco che il mio corpo resti così com’è senza iniettarci niente” sono le parole dell’influencer, madre di Thiago e Dea, avuti con il marito Mattia Zaccagni. “Da incinta non farei nulla del genere, gli effetti avversi mi spaventano”.
“Vedo gente che ormai si indigna per tutto – prosegue Nasti nella storia, ora non più visibile – E quasi ti vuole convincere a fare ogni tipo di vaccino. I nostri parenti all’epoca non hanno fatto niente di ‘sta roba”.
Le sue parole hanno ovviamente suscitato molte reazioni, visto che il dibattito sui vaccini, soprattutto post Covid, è quantomai acceso; a Chiara Nasti ha risposto ad esempio Manuela Orrù, pediatra di famiglia della Asl Roma 1 e presidente dell’Associazione culturale pediatri, che a Repubblica ha spiegato che “La pertosse può portare all’insufficienza respiratoria, non bisogna ascoltare tutto ciò che gira sui social”.
Un chiaro riferimento alle parole dell’influencer partenopea, non nuova a finire al centro dello scandalo per alcune affermazioni, anche durante le sue due gravidanze.
E a dispetto di quella “piccola percentuale” di “effetti avversi” citata da Nasti senza alcuna fonte precisa, ci sono i 110 casi di pertosse registrati tra gennaio e maggio, con un’incidenza dell’1,5% tra i neonati.
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