Nonostante la popolarità, Clarissa Burt non ha mai amato particolarmente parlare della sua vita privata e ha sempre preferito che alcuni dettagli non fossero noti al pubblico. In occasione della sua presenza a Verissimo, lei ha però fatto un’eccezione e ha raccontato al pubblico il suo passato difficile, caratterizzato da una serie di episodi che l’hanno segnata sin da quando era una ragazzina.

L’attrice, infatti, ha avuto un padre violento, che non esitava a picchiare sua mamma, che è arrivata anche a rischiare la vita. “Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto… violenta – sono state le sue parole a Silvia Toffanin -. Mio padre beveva parecchio. Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice: aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent’anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro”.

Dimenticare questi episodi non è stato semplice, soprattutto in quegli anni in cui erano poche le donne che avevano la forza di ribellarsi: “Non c’era solo la violenza fisica, ma anche quella verbale. Mamma era incinta e aspettava me e lui l’ha picchiata. Nel 1958 c’era pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c’erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare”.

Clarissa Burt ricorda ancora adesso lo “stratagemma” utilizzato per convincere sua mamma a lasciare quella casa: l’artista le ha raccontato che l’uomo stava aspettando che partisse per l’università per ammazzarla: “In quel momento abbiamo deciso di partire“. La 63enne ha chiuso il rapporto con l’uomo per 42 anni, pur essendo riuscita poi almeno in parte a riavvicinarsi: “L’ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l’ho salutato perché è una persona tossica” – ha concluso.

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