Assegnazione automatica del cognome paterno illegittima: perché è importante
La Corte Costituzionale ha decretato illegittima l'assegnazione automatica del cognome del padre ai figli: perché deve essere considerata una svolta importante?
La Corte Costituzionale ha decretato illegittima l'assegnazione automatica del cognome del padre ai figli: perché deve essere considerata una svolta importante?
In molti Paesi del mondo dare il doppio cognome (sia quello paterno che quello materno) ai figli è la norma, come per esempio succede in ogni paese latino: in Italia, invece, è da sempre automatico che i figli ricevano solo quello del padre. Ma le cose sono finalmente cambiate.
La Consulta ha infatti stabilito con un verdetto storico che sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli. “È “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio“, hanno stabilito i giudici riuniti in camera di consiglio, come riporta la stampa.
Adesso, il figlio assumerà il cognome di entrambi i genitori nell’ordine concordato dagli stessi, oppure soltanto uno dei due cognomi, se così vogliono i genitori di comune accordo. In mancanza di un accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi, resta salvo l’intervento del giudice.
La sentenza è stata accolta con entusiasmo e fervore anche da personaggi come Carolina Capria e Chiara Ferragni. Capria, scrittrice di Femmina non è una parolaccia (2021), Campo di battaglia. Le lotte dei corpi femminili (2021) e Storia delle donne: Per uno sguardo nuovo e inclusivo sul mondo di oggi (2022), ha postato su Facebook un pensiero che esprime l’estrema importanza di questa legge.
“La certezza della discendenza e la conseguente trasmissione dell’eredità e del cognome sono i pilastri su cui è stata eretta la società patriarcale, che ha cancellato completamente dalla storia le nostre antenate. Conoscete il cognome di vostra nonna? Quella della bisnonna?“, scrive Capria, riflettendo su quanto la società patriarcale, attraverso l’attribuzione del cognome maschile, abbia cancellato la storia di milioni e milioni di donne. “Se volessimo fare delle ricerche su di loro e sapere come vivevano, non sapremmo da dove cominciare, perché sì, si inizia proprio dal cognome“.
Anche Chiara Ferragni si è detta contenta, con una storia sul suo profilo Instagram, di questa legge: “Era ora. Sono troppo contenta che entrambi i miei figli abbiano anche il mio cognome“, ha detto l’imprenditrice. Ferragni e Fedez avevano già affrontato la questione del doppio cognome nel 2018, quando hanno annunciato che il loro primogenito, Leone Lucia Ferragni, avrebbe avuto entrambi i loro cognomi, così come anche la nuova arrivata Vittoria Lucia Ferragni.
“Alla bimba metterò entrambi i cognomi, perché sono importanti allo stesso modo e dare solo il cognome del padre deriva da un sistema patriarcale con cui non mi trovo d’accordo“, aveva risposto Ferragni sui social, quando le era stato chiesto se anche Vittoria avrebbe avuto il suo cognome.
Anche la senatrice Paola Binetti, di Udc Forza Italia e cattolica dell’Opus Dei, ha preso le distanze da chi ha attaccato la riforma del doppio cognome: “Cari cattolici non è un attentato alla famiglia… per me, cattolica, è il modo per sottolineare il senso della famiglia“, ha dichiarato, come riporta la stampa.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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