Gloria Zanin è nota al pubblico per il titolo di Miss Italia conquistato nel 1992, anno in cui il concorso di bellezza era condotto da Fabrizio Frizzi e a incoronarla era stata Gina Lollobrigida. Da allora ha lavorato come attrice e conduttrice, ma ha sempre cercato di mantenere un profilo basso sulla sua vita privata, di cui si è sempre saputo pochissimo.

Solo ora, a distanza di anni, è riuscita a svelare apertamente un fatto avvenuto nel corso della sua infanzia che l’ha segnata per sempre, nonostante lei abbia cercato di provare ad andare avanti e dimenticare: a otto anni è stata vittima di un pedofilo.

Rientravo dal catechismo, era un sabato pomeriggio – ha detto in un’intervista a Fanpage.itRicordo ancora com’ero vestita. Avevo un cappottino blu, un cappellino, le treccine. Ero una bambina esile, Mio papà doveva venirmi a prendere, era un po’ in ritardo. Come avevo fatto altre volte, mi sono avviata dall’oratorio verso casa, che dista circa un chilometro. Un uomo si accostò con una Fiat 126 bianca, mi chiese informazioni. Doveva andare proprio nella via in cui abitavo. Mi disse: ‘Sali in macchina, ti accompagno io’”.

Nonostante fosse solo una bambina, lei ha provato a rifiutare, ma l’uomo non ha minimamente ascoltato: “Da bambina di 8 anni, risposi: ‘No, grazie’. E lui, in modo fermo: ‘Sali in macchina’. Così, mi sono trovata in auto con questo estraneo. Gli ho indicato dove abitavo. Lui aveva un dito nero, mi disse: ‘Guarda, mi sono fatto male alla mano, ho bisogno di fare la pipì, mi puoi aiutare a spogliarmi per favore?’. Non risposi, ero scioccata. Proseguì dritto, rispetto a dove abitavo io. Nel frattempo ricordo di aver visto la macchina di mio padre uscire dalla via di casa mia”.

Pur sapendo di essere la vittima in questa triste situazione, Gloria Zanin non è mai riuscita a parlare apertamente dell’accaduto:Non l’ho mai raccontato a nessuno – sono state le sue parole – Non lo sapevano neanche le mie migliori amiche. Dopo l’accaduto, ho archiviato tutto nella memoria e non ne ho mai parlato, neanche quando sono diventata Miss Italia. L’ho confidato solo al mio psicologo, ma dopo un anno di terapia. È stata un’esperienza molto forte, che ho metabolizzato solo in età adulta“.

L’ex Miss Italia ha faticato anche a dire cosa era appena successo a suo papà: “Quando ho visto papà, il mio istinto non fu quello di chiedere aiuto, ma di nascondermi sotto il sedile perché mi sentivo in colpa – come accade spesso alle vittime di violenza – per essere salita in macchina con questa persona”.

Ricordare con precisione quel fatto resta ancora difficile, anzi ci sono dei frammenti di quell’episodio che non sono chiari nella sua mente: “Ricordo che mi portò più avanti, in campagna. Si accostò a un campo, mi chiese di aiutarlo a slacciarsi i pantaloni. Poi se li slacciò da solo…Mi sono messa a piangere, gridavo: ‘Voglio la mia mamma, voglio la mia mamma’. Probabilmente ha avuto un barlume di lucidità o si è impietosito e non mi ha toccato. Mi ha detto: ‘Stai tranquilla, ti riaccompagno a casa, aiutami a rivestirmi’. A questo punto ho dei flash, in qualche modo si è ricomposto”. Quindi la accompagnò a casa: “Si fermò e scesi al volo. Mentre percorrevo la stradina per rientrare a casa mia pensavo: ‘E adesso come lo racconto alla mia mamma’. Non sapevo come giustificarmi per quello che era successo. Quando rientrai, mia madre mi chiese: ‘Cosa fai qua senza papà?’. Le diedi la risposta che avevo pensato lungo il tragitto: ‘Lo vedi mamma, non sono tanto bagnata anche se piove, perché è successo questo, questo e questo’. Da lì, non so più niente di quello che è successo”. 

Non è casuale la scelta della 48enne di parlare, visto che è convinta che questa sua esperienza possa essere di aiuto ad altri: “Credo sia giusto condividerlo per essere d’aiuto ad altri genitori, bisogna tenere sempre alta l’attenzione perché basta davvero un attimo. Oggi i bambini hanno molta più libertà rispetto a una volta. Sono d’accordo sul fatto che vadano responsabilizzati e che abbiano una propria indipendenza, però non bisogna mai perderli di vista, è fondamentale seguirli da lontano. È un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli” – ha concluso.

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