La confessione di Matteo Berrettini: "La cattiveria social mi ha ferito"

Il tennista è stato criticato in maniera dura negli ultimi tempi da diversi utenti, che sono arrivati a mettere in dubbio la sua professionalità. A finire nel mirino anche la sua storia con Melissa Satta.

I social network rappresentano uno strumento di comunicazione di cui in pochi possono fare a meno, Vip compresi. Anzi, per loro può essere un’occasione anche per rendere note quali siano le ultime novità che riguardano la loro vita professionale e sentimentale, solo nel momento in cui loro decidono sia giusto uscire allo scoperto. Allo stesso tempo, i fan possono comunicare più facilmente con loro e sentirli meno distanti, anche se i toni non sono sempre del tutto accomodanti. In alcuni casi, infatti, possono emergere i cosiddetti “hater”, che si sentono quasi in dovere di criticare sentendosi protetti dallo schermo di un computer o di un telefono, senza tenere presente quanto questi giudizi possono fare male. Una situazione che Matteo Berrettini ha avuto modo di vivere in prima persona negli ultimi mesi.

Il tennista è infatti ora fidanzato con Melissa Satta, ma nel momento in cui il loro rapporto è diventato ufficiale (a inizio 2023) si è verificata una coincidenza particolare: lui si è infortunato più volte, finendo così per dover rinunciare a tornei importanti o andando incontro a prestazioni non all’altezza del suo valore. Alcuni non hanno esitato ad addebitare questa responsabilità all’ex velina, che si è difesa in più occasioni, sottolineando quanto a parti invertite questo probabilmente non sarebbe successo.

Questa volta a esprimere chiaramente il suo disappunto è lo sportivo, che ha sottolineato quanto questo atteggiamento gli abbia fatto del male, soprattutto perché lui è uno che non riesce ad accettare la sconfitta: “Nell’ultima stagione ho vissuto troppi strappi mentali e fisici. Ci sono stati dei momenti in cui la mia testa e il mio corpo non erano allineati, chiedevo troppo all’uno o all’altro. Clinicamente è stato uno strappo dell’obliquo interno. Credo di aver chiesto troppo al mio corpo – ha detto Matteo Berrettini in un’intervista al Corriere della Sera – E il buio sembra non avere fine, sembra ti inghiotta perché invece di stare fermo e rifiatare, ti scavi da solo un abisso. Sono stati momenti brutti, che non mi sono piaciuti. Ma sono stati fondamentali per farmi ritrovare le ragioni della gioia di fare quello che ho iniziato da bambino e che ha occupato tutta la mia vita. Ho ripensato alle origini per ritrovarmi. Il buio mi ha dato lo spazio per farlo”.

I giudizi negativi che arrivavano sui social non lo hanno certamente aiutato, anzi: “Mi sono accorto che il mio stato d’animo cambiava in relazione al tono di cento persone che scrivevano i loro legittimi, ma spesso ingiusti, commenti che arrivavano direttamente nelle mie mani. Mi sono accorto che il mio umore aveva il dovere di dipendere da ben altro. Nel 2020 ho avuto un’annata complicata e ricordo di aver fatto il pensiero, che mi aiutava a dormire, di prendere il passaporto, non dire nulla ad anima viva e fuggire dove nessuno avrebbe potuto trovarmi. Mi è capitato di pensarci, nei giorni bui. Ma poi il tempo, il confronto con gli altri mi hanno fatto capire che io sono felice solo se scendo in campo e respiro quell’atmosfera. E sono infelice se non lo faccio: è una magnifica condanna…” – ha concluso.

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