Cos'è e come funziona la "regola dei 21 giorni" quando due persone si lasciano
Che cos'è la "regola dei 21 giorni" che secondo gli esperti aiuterebbe molto a superare la fine di una relazione.
Che cos'è la "regola dei 21 giorni" che secondo gli esperti aiuterebbe molto a superare la fine di una relazione.
La fine di una relazione è spesso un’esperienza tumultuosa e piena di sfide emotive. In questo contesto, la “Regola dei 21 Giorni” emerge come un concetto intrigante che si propone di fornire una guida durante il difficile periodo post-rottura. Ma cosa implica realmente questa regola e come può influenzare il processo di guarigione emotiva?
La Regola dei 21 Giorni è basata sull’idea che ci vogliano circa tre settimane (appunto, 21 giorni) per formare o cambiare un’abitudine. Questo concetto, spesso attribuito alla psicologia comportamentale, suggerisce che dedicare questo periodo di tempo a determinate azioni può favorire l’instaurarsi di nuove abitudini o contribuire al superamento di situazioni difficili.
Inoltre la persona con cui abbiamo interrotto la relazione può percepire veramente la nostra mancanza e, in questo spazio vuoto, riflettere sulla volontà di ricostruire la relazione e, nel caso affermativo, valutare se e come proseguire la relazione.
Questa Regola viene talvolta consigliata come un periodo di “stop and reflect” per permettere alle emozioni di stabilizzarsi e per dare inizio al processo di guarigione. Sono essenzialmente tre i passaggi fondamentali di questa tecnica:
Uno degli aspetti chiave di questa regola è spesso il periodo di “No Contact”. Questo significa evitare ogni forma di comunicazione con l’ex partner per 21 giorni. Questa pausa permette di sviluppare le emozioni e di acquisire una prospettiva più chiara sulla situazione.
“Diversi studi hanno evidenziato che 3 settimane bastano affinché il nostro sistema nervoso centrale apprenda una nuova abitudine, che in questo caso potrebbe essere quella di stare da soli e a camminare sulle proprie gambe”, ha dichiarato Elena Benvenuti, psicologa e psicanalista. “Riuscire a guardare la situazione in maniera più lucida e distaccata è la naturale conseguenza di questo tempo di silenzio”.
Durante questi 21 giorni sarebbe meglio dedicare del tempo all’auto-riflessione. Questo periodo può essere utilizzato per esaminare i motivi della rottura, i propri sentimenti e le prospettive future. È un’opportunità per crescere personalmente.
La regola suggerisce anche l’adozione di nuove abitudini o l’inizio di nuove attività durante questo periodo. Questo può contribuire a distrarre la mente e a iniziare a costruire una nuova routine dopo la fine della relazione.
Nonostante la sua popolarità, la Regola dei 21 Giorni non è universalmente accettata come una formula magica per superare una rottura. Ogni persona e ogni relazione sono uniche, e ciò che funziona per alcuni potrebbe non funzionare per altri. Alcuni critici sostengono che mettere un limite di tempo arbitrario sulla guarigione emotiva potrebbe essere controproducente.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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