La velocista olimpica Tori Bowie, incinta di otto mesi, è morta ad aprile per complicazioni durante il parto all’età di 32 anni, secondo la sua autopsia, resa pubblica solo adesso.

Difficoltà respiratorie ed eclampsia sarebbero state alla base del decesso, avvenuto mentre la velocista olimpica si trovava in casa da sola.

La morte di Bowie sottolinea la gravità del problema della mortalità materna negli Stati Uniti, un Paese che presenta un tasso di mortalità delle madri doppio rispetto ad altri Paesi sviluppati come la Francia, la Germania o il Regno Unito.

La sua morte riporta inoltre l’attenzione sui casi sempre più numerosi di mortalità materna tra le donne nere in questo Paese. Queste donne hanno infatti una probabilità tre volte maggiore rispetto alle donne bianche di morire per cause legate alla gravidanza, secondo i Centers for Disease Control and Prevention.

Ma la notizia della morte della campionessa statunitense ha riacceso il focus anche sull’eclampsia, una delle complicazioni peggiori in cui si può incorrere in gravidanza.

Che cos’è l’eclampsia

L’eclampsia è una grave complicanza della gravidanza che si presenta sotto forma di convulsioni. È una progressione della preeclampsia, una condizione sempre legata alla gravidanza caratterizzata da ipertensione e quantità anomale di proteine ​​nelle urine. Tuttavia, alcune persone incinte non mostrano alcun segno di preeclampsia prima di avere un attacco.

L’eclampsia può verificarsi durante la gravidanza (più comunemente nel terzo trimestre), il travaglio o nei giorni successivi al parto. Il trattamento per la preeclampsia e l’eclampsia è il parto, ma un farmaco chiamato solfato di magnesio riduce il rischio di convulsioni nelle donne con preeclampsia con caratteristiche gravi o eclampsia.

Secondo il March of Dimes, la preeclampsia si verifica nel 5-8% delle gravidanze. Il dottor Ahizechukwu Eke, direttore della ricerca nella divisione di medicina fetale materna presso la Johns Hopkins University School of Medicina a Baltimora, ha affermato che la preeclampsia grave si verifica nello 0,6-1,2% delle gravidanze nei Paesi occidentali e l’eclampsia si verifica nel 2-3% delle persone con preeclampsia grave.

Ci sono un certo numero di segnali di pericolo di eclampsia. Il più grande è l’ipertensione. Secondo Eke, circa “il 75% di [persone] che hanno l’eclampsia avrà una storia di ipertensione”. Circa due terzi dei pazienti con eclampsia avrebbero anche una storia di forti mal di testa, ha detto Eke. Ulteriori sintomi includono dolore nell’addome in alto a destra, minzione meno frequente, pipì scura, problemi di vista come vista offuscata, mani e piedi gonfi, nausea e vomito.

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