Perché con il Covid le morti delle donne incinte sono aumentate del 40% negli USA
Nuovi dati governativi hanno rivelato che il Covid ha aggravato il bilancio delle morti delle donne incinte del 40% negli Stati Uniti durante il 2021.
Nuovi dati governativi hanno rivelato che il Covid ha aggravato il bilancio delle morti delle donne incinte del 40% negli Stati Uniti durante il 2021.
I dati governativi sono stati condivisi dal Centro nazionale di statistica sanitaria e hanno rivelato che, in USA, si è verificato un drastico aumento delle morti di donne incinte a causa del Covid, con un 40% di incremento rispetto al 2020 e un 60% rispetto al 2019.
Il Centro nazionale di statistica sanitaria ha riferito giovedì alla stampa che nel 2021 sono morte 1.205 donne incinte, con un aumento del 40% dei decessi materni rispetto al 2020, quando i decessi erano stati 861, e un aumento del 60% rispetto al 2019, quando erano stati 754.
Un rapporto separato del Government Accountability Office ha citato il Covid come fattore che ha contribuito ad almeno 400 morti di donne incinte nel 2021, spiegando il motivo di questo vertiginoso aumento.
Questo perché le donne incinte sono particolarmente vulnerabili alle malattie infettive, tra cui il Covid-19. E le donne incinte con alcune condizioni particolari, come il diabete gestazionale, sono ancora più a rischio.
“È una cosa di cui parlo a tutte le mie pazienti”, ha detto al NYT la dottoressa Torri Metz, specialista in medicina materno-fetale all’Università dello Utah. “Se hanno alcune di queste condizioni mediche di base e sono incinte, entrambe categorie ad alto rischio, devono stare particolarmente attente a non esporsi a qualsiasi tipo di virus respiratorio, perché sappiamo che le persone incinte si ammalano di più a causa di questi virus”.
Come riporta la National Library of Medicine, le donne incinte affette da Covid sono 7 volte più a rischio delle donne incinte non infette. Il Covid aumenta la coaugulazione del sangue, una tendenza già amplificata dalla gravidanza, con il rischio che si formino pericolosi blocchi, e l’infezione sembra inoltre danneggiare la placenta, che fornisce ossigeno e sostanze nutritive al feto, aumentando il rischio di una pericolosa complicazione della gravidanza chiamata pre-eclampsia.
Fortunatamente, l’attuale variante Covid Omicron è meno virulenta della precedente variante Delta, infuriata nel 2021, e molte più persone si sono ormai immunizzate grazie al vaccino, riducendo il rischio di morti.
I dati preliminari, infatti, indicano che i decessi materni sono scesi a livelli più o meno pre-pandemici nel corso del 2022, riporta il NYT.
Rimane il fatto che anche prima della pandemia gli Stati Uniti avevano il tasso di mortalità materna più alto di qualsiasi nazione industrializzata, come ricorda il NYT, e il Covid ha peggiorato ancora di più la situazione, portando il tasso a 32,9 per 100.000 nascite nel 2021 rispetto ai 20,1 per 100.000 nati vivi nel 2019.
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