I tatuaggi a colori saranno banditi da gennaio? Facciamo chiarezza
Il nuovo testo europeo sulla regolamentazione dei tatuaggi prevederà delle strette sui colori e i pigmenti utilizzati, per garantire la sicurezza del cliente.
Il nuovo testo europeo sulla regolamentazione dei tatuaggi prevederà delle strette sui colori e i pigmenti utilizzati, per garantire la sicurezza del cliente.
Il testo europeo recentemente redatto per la regolamentazione dei tatuaggi imporrà delle limitazioni ad alcune pigmentazioni ritenute tossiche per il corpo umano, come il nichel e il cromo.
Il nuovo Regolamento (UE) 2020/2081 della Commissione Europea (qui il link per visionarlo) entrerà in vigore dal 4 gennaio 2022. Per quella data, i tatuatori dovranno aver adottato le nuove norme sulle pigmentazioni e i colori sicuri.
La normativa europea non è volta solo a garantire più sicurezza per la salute dei clienti, ma anche per limitare l’abusivismo.
In particolare, la Commissione ha ritenuto necessario imporre un uso limitato del cromo e del nichel: questi elementi potranno essere presenti solo in percentuali minime, stabilite tramite parametri UE, e sarà comunque necessario disporre di pigmenti completamente privi di queste sostanze, in quanto possono scatenare reazioni allergiche.
Le nuove regole UE si basano su attente analisi scientifiche, che hanno rivelato quanto questi ingredienti siano potenzialmente “cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione”, e possono essere “irritanti e corrosivi per la pelle e per gli occhi”.
Nessun bando ai tatuaggi a colori, quindi, come invece hanno titolato alcune testate in questi giorni, ma i tatuatori dovranno attenersi alle nuove norme e fare i dovuti cambiamenti.
Uno di questi riguarderà anche le etichette, che dal 4 gennaio dovranno essere obbligatoriamente in italiano e provviste della dicitura ‘miscela per tatuaggi o trucco permanente’ e recare un numero di riferimento unico per l’identificazione del lotto. Capiamo quindi che, con questo obbligo, il cliente sarà perfettamente consapevole dei pigmenti utilizzati sul suo corpo.
Per i tatuatori che violeranno le nuove norme sono previste severe sanzioni penali: infatti, il tatuatore che usa pigmenti non autorizzati dai parametri UE sarà equiparato, davanti alla legge, al produttore e al distributore delle sostanze.
I fornitori europei hanno già rassicurato i tatuatori che i nuovi pigmenti a norma di legge non subiranno ritardi e saranno disponibili per il 4 gennaio.
L’unico cambiamento che davvero potrebbe fare la differenza avverrà nel 2023: infatti, la Commissione UE sta pensando di bandire a breve il blu 15 e il verde 7. Questo potrebbe comportare una stretta di livello “artistico” al lavoro dei tatuatori, in quanto questi particolari pigmenti vengono usati come base per alcune colorazioni. Su questo punto, tuttavia, non è stata ancora presa una decisione definitiva.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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