Carol Maltesi, uccisa e fatta e pezzi: dal femminicida 39mila euro al figlio della vittima
Davide Fontana ha devoluto parte del suo Tfr al figlio della vittima, rimasto orfano a soli 6 anni dopo il brutale femminicidio della madre.
Davide Fontana ha devoluto parte del suo Tfr al figlio della vittima, rimasto orfano a soli 6 anni dopo il brutale femminicidio della madre.
Il femminicida di Carol Maltesi ha devoluto 39mila euro al figlio della vittima: Davide Fontana, recentemente condannato a 30 anni per l’omicidio della donna, ha versato parte del suo Tfr al bambino. Il piccolo era rimasto orfano a sei anni dopo che l’uomo aveva ucciso a martellate, sgozzato e fatto a pezzi la madre, per poi spacciarsi per lei al telefono con i conoscenti.
Dopo il femminicidio della donna, avvenuto l’11 gennaio 2022 a Rescaldina, in provincia di Milano, l’uomo aveva gettato il cadavere in un burrone all’interno di alcuni sacchi dell’immondizia, notati da un passante a due mesi dal delitto. I due avevano in precedenza avuto una relazione sentimentale.
Ora, Davide Fontana ha devoluto la cifra “a titolo di parziale risarcimento” al figlio. La somma è una quota del Tfr recepita dall’istituto di credito nel quale prestava servizio all’epoca del femminicidio. “Il parziale risarcimento di 39mila euro al figlioletto? Una mossa pretestuosa”, hanno commentato le avvocate Annamaria Rago e Veronica Villani, legali della famiglia di Carol Maltesi, come riportato dal Corriere della Sera.
“Ripenso a ciò che ho commesso, e provo grande sofferenza. Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alle mie azioni e per questo ho chiesto aiuto alle istituzioni”, ha detto invece l’uomo, che ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise d’appello di Milano, come riportato dal Today. “Non so se potrò mai essere perdonato per ciò che ho fatto. Darei davvero la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri”, ha concluso, chiedendo scusa alla famiglia Maltesi.
Dopo la condanna a 30 anni, che aveva fatto discutere per il mancato riconoscimento delle tre aggravanti di premeditazione, crudeltà e motivi futili e abbietti, la Procura ha impugnato la sentenza chiedendo l’ergastolo con isolamento diurno per il femminicida. La difesa, invece, punterà al rito abbreviato, il che potrebbe portare a uno sconto di un terzo della pena per Fontana, oltre a insistere sulle attenuanti generiche.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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