Dall’inizio del 2022, undici ragazze sono state uccise dai parenti in Sudan. Il motivo? Cancellare l’onta della vergogna per una relazione prematrimoniale o extraconiugale attraverso il “delitto d’onore”. Il numero è già più del doppio di quello del 2021, per questo gli attivisti e le attiviste chiedono un’azione urgente per contrastare questa escalation.

Ma la situazione potrebbe essere molto più drammatica. I casi segnalati, ha spiegato al Guardian Nahla Yousif, capo della Future Development Organisation, un gruppo per i diritti delle donne con sede nello stato del Darfur meridionale, sono solo la punta dell’iceberg.

Credo che ci siano tanti altri crimini simili nei villaggi e nelle città che sono lontani dai media. Abbiamo solo sentito parlare di quelli che arrivano all’attenzione della polizia. Si tratta di ignoranza e mancanza di consapevolezza, pensano che sia vergognoso vedere le loro figlie avere relazioni. Questi crimini ci sono sempre stati qui, ma ora stanno aumentando a causa della mancanza di responsabilità.

Il paese, dopo colpo di stato dell’ottobre dello scorso anno, sta vivendo una fase di instabilità istituzionale e la capacità del sistema giudiziario di rispondere a questi crimini è fortemente compromessa.

Non è solo la fiducia nell’impunità a alimentare la violenza delle famiglie contro le ragazze ritenute “disonorevoli”, ma anche un consenso diffuso: secondo una ricerca dell’Arab Barometer risalente al 2019, più di un quarto delle persone di età superiore ai 35 anni in Sudan pensava che i “delitti d’onore” fossero accettabili.

Eppure, come ha spiegato al programma BBC Newsday Sulaima Ishaq Al Khalifa, direttore generale dell’unità del governo per la lotta alla violenza contro le donne, i “delitti d’onore” non erano radicati nella società sudanese e il sospetto è che dietro la recente ondata ci sia l’estremismo religioso.

Anche la tecnologia, però, può diventare un fattore scatenante della violenza. Yousif ha affermato che l’aumento dell’uso dei telefoni cellulari si traduce in un numero maggiore di uomini che non si sente più in controllo delle giovani parenti femmine.

Anche le giovani donne che sono attiviste che lavorano in campi che documentano gli abusi che le persone subiscono nei campi [sfollati] sono ora prese di mira dai loro parenti. Abbiamo dovuto offrire riparo ad alcune donne perché avevano smartphone e i loro parenti pensavano che avrebbero chattato con uomini.

Il delitto d’onore comporta l’omicidio di una donna o di una ragazza da parte di membri maschi della famiglia. Il delitto viene giustificato affermando che la vittima ha disonorato il cognome, la reputazione o il prestigio della famiglia. Per questo, è conosciuto anche come omicidio della vergogna. In Sudan, i rapporti prima del matrimonio sono illegali.

Anche se non c’è una disposizione specifica che permette la riduzione della pena per gli autori di delitti «d’onore», i padri coinvolti negli omicidi ricevono condanne leggere perché sono considerati i capifamiglia delle loro famiglie.

D’altro canto, come ricorda il documento delle Nazioni Unite “Sudan Gender Justice & The Law”, l’articolo 152 del Criminal Act del 1991, che riguarda gli “atti indecenti e immorali“, è formulato in modo ampio e talvolta lo è abusato dalla polizia per intimidire le donne e la parte V della stessa legge include i crimini d’onore, reputazione e moralità pubblica, che includono i crimini di adulterio (Zina), omosessualità, stupro, atti indecenti, lavoro sessuale e azioni immorali.

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Non solo: la legge del 1991 criminalizza l’adulterio (Zina), punito con 100 frustate se l’autore del reato non è sposato (non Muhasan) e con la pena capitale per lapidazione se sposati (Muhasan).

Secondo la legge sulle prove del 1994 la Zina deve essere provata da:

  • Ammissione in tribunale a meno che non venga ritrattata prima dell’esecuzione della sentenza
  • Testimonianza di quattro giusti
  • Gravidanza fuori dal matrimonio, in caso di dubbio

Il delitto d’onore affonda le radici nel sistema di convinzioni patriarcali che hanno afflitto il mondo – e non solo l’Africa, il Medio Oriente e i paesi in via di sviluppo – per secoli. Se pensate che nel civilizzatissimo occidente sia un fenomeno ormai molto e sepolto nella storia, vi sbagliate.

In Italia, ildelitto d’onore è stato abolito solo il 10 agosto 1981. Questo significa che fino a quaranta anni fa, «chi cagionava la morte del coniuge, della figlia o della sorella, dopo aver scoperto un’illegittima relazione carnale e come conseguenza dell’ira determinata dall’offesa recata al suo onore o a quello della famiglia» o uccideva l’amante riceveva l’attenuante del delitto d’onore e, secondo l’articolo 587 del Codice Penale, poteva essere condannato a una pena da tre a sette anni.

Solo con la legge n. 442 si è posto fine a questo abominio giuridico e a un’altra emanazione dell’impostazione maschilista e patriarcale del nostro Codice Penale, il matrimonio riparatore, che per preservare la “purezza” di figlie e sorelle vittime di stupro obbligava la vittima a sposare il suo stupratore.

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