La delusione social per la partecipazione di Cristina D'Avena alla festa di Fratelli d'Italia

La cantante sarà presente alla serata inaugurale dell'evento, ma non tutti hanno gradito questa sua scelta, lei è infatti considerata una vera icona della comunità LGBTQ+ ed è stata anche a diversi Pride.

Cristina D’Avena è stata invitata a prendere parte alla festa di Fratelli d’Italia, in programma dal 15 al 18 dicembre 2022, organizzata per festeggiare i dieci anni dalla scissione col Popolo delle libertà e in programma a Roma. Come indicato nel programma dell’evento, l’artista sarà presente nella serata inaugurale, con l’obiettivo di “passare una serata in spensieratezza e allegria: canterà canzoni di Natale e sigle dei cartoni animati”. Oltre a lei ci sarà anche il vignettista di “Le più belle frasi di OshoFederico Palmaroli.

A fare discutere è però soprattutto la scelta di puntare sull’interprete delle sigle dei cartoni animati, proprio perché in pochissimi si aspettavano che lei potesse accettare l’invito del partito guidato dall’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Lei, infatti, ha più volte presenziato a eventi arcobaleno, come accaduto in occasione del Pride a Padova, mentre Fratelli d’Italia è uno dei movimenti più conservatori presenti nel nostro Paese.

A spiegare questa scelta è stata Clarissa, sorella di Cristina D’Avena e sua manager: “Cristina ha una forte simpatia per Giorgia” – ha detto in un’intervista al quotidiano Il Foglio.

Il popolo dei social non sembra avere però gradito del tutto il suo modo di agire, al punto tale da far arrivare in tendenza l’hashtag #CristinaDavena è finito in tendenza su Twitter. “Cristina D’Avena amica dei fascisti non ce lo meritavamo“, “Cristina D’Avena che va a cantare alla festa di Fratelli d’Italia prova totale dei gay di scegliersi icone dignitose del ruolo”, sono solo alcuni dei tweet comparsi sul social network. Nonostante tutto, c’è chi ha provato a ridimensionare la situazione e scritto: “Leggo polemiche per la partecipazione di Cristina D’Avena a una festa di Fratelli d’Italia. Perché è notorio che se voti la Meloni non sei stato bambino, non hai guardato i cartoni, quindi non meriti di cantare le sigle. Che imbarazzo. Con gente così è governerà mezzo secolo”.

Oltre a lei, è bene precisarlo, tra gli ospiti ci saranno anche altri personaggi che non sono legati agli ambienti di Fdi. È il caso, ad esempio, di Bruno Vespa, il direttore de Il Fatto QuotidianoMarco Travaglio, e il regista cinematografico Pupi Avati.

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