Secondo uno studio pubblicato nell’aprile del 2021 nel Regno Unito, le difficoltà di natura economica e sociale emerse durante pandemia hanno portato il 53% delle donne a cambiare i propri piani di gravidanza. Il 72% di queste donne ha voluto ritardare la gravidanza per timore dei possibili effetti collaterali del virus Covid-19 e del vaccino sia su loro stesse che sul bambino.

Il tema è stato trattato a fondo al recente Congresso Internazionale EBART, tenutosi dal 9 all’11 marzo 2022. Al Congresso hanno preso parte specialisti in Medicina della Riproduzione provenienti da diverse nazioni, che hanno valutato il problema da più punti di vista. Nel dettaglio, è stato analizzato l’impatto della chiusura dei centri di Riproduzione Medicalmente Assistita durante il lockdown, l’eventuale compromissione della fertilità da parte del virus e l’impatto della vaccinazione sulle donne incinte.

I cospicui ritardi nei trattamenti dovuti al lockdown nei centri di Riproduzione Medicalmente Assistita sono stati un problema specialmente per le donne sopra i 40 anni di età e per coloro a cui è stato diagnosticato un problema di infertilità specifica. A essere meno colpite dalle chiusure dovute al lockdown sono state invece le donne giovani e le coppie con problemi di infertilità di origine sconosciuta.

Per quanto riguarda gli studi sulla compromissione della fertilità da parte del Covid-19, i ricercatori hanno rilevato un impatto a breve termine per gli uomini, causato dell’infiammazione provocata dalla malattia. Non è stato riscontrato, invece, alcun impatto negativo del Covid sulla fertilità femminile.

Gli studi condotti sui vaccini anti-Covid, invece, hanno confermato l’assenza di rischio sia per le donne in gravidanza che per quelle che stanno provando ad avere un bambino. Il vaccino, dunque, è in entrambi i casi raccomandato. Molto più pericoloso, per le donne in gravidanza, è contrarre il Covid-19, che potrebbe mettere a rischio la salute della mamma e del bambino.

Secondo uno studio recente pubblicato nell’aprile 2021 sulla prestigiosa rivista JAMA Pediatrics, il rischio di morte materna dovuta al Covid è 22 volte più alto rispetto al normale (e 5 volte più alto è il rischio di ricovero in terapia intensiva). Per il bambino aumenterebbe invece il rischio di basso peso alla nascita (+58%), il rischio di sofferenza fetale (+70%), mortalità e morbidità perinatale grave.

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