Un’indagine dell’istituto Toniolo, l’ente fondatore dell’Università Cattolica, condotto su 7mila donne tra i 18 e i 34 anni senza figli ha rivelato che il 21% di loro non ne vuole e il 29% afferma di essere solo “debolmente interessata”, e i soldi non c’entrano.

Se sommiamo queste due percentuali, è chiaro che il 50% delle giovani donne italiane non considera avere figli come una priorità nella vita, oppure non considera del tutto di averne. “Avere figli è una scelta libera. Non è cercando di convincere chi non li vuole che cambieranno le cose, ma sostenendo chi invece vuole diventare genitore”, ha detto il demografo Alessandro Rosina a Repubblica, commentando l’indagine dell’istituto Toniolo.

Nel 2023 i nati in Italia sono stati soltanto 379 mila, un record negativo storico. In Italia, però, sono ormai sempre di più le persone che non sentono il desiderio di diventare genitori, un tema considerato ancora come un tabù a cui si aggiungono tantissimi pregiudizi.

La ricerca dell’istituto Toniolo mostra che tra le donne nate alla fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, la quota di loro senza figli è del 22% e di queste circa il 12% è childfree. Queste donne hanno scelto consapevolmente di non essere madri e oggi rivendicano il diritto di dimostrare all’Italia e al mondo che l’identità femminile non deve obbligatoriamente coincidere con la maternità.

Clara Di Lello, 30enne fondatrice del gruppo Childfree, ha spiegato alla stampa che non vuole figli non per motivi economici o di altro genere, ma semplicemente “perché non ho l’istinto materno. Per la vita e il mestiere che faccio il posto per un bambino non c’è”, ha dichiarato Di Lello. “Questa storia che in quanto donna sarebbe giusto che diventassi madre, l’ho sempre sentita come una imposizione. E il mio compagno è d’accordo”, aggiungendo che solo l’idea di avere figli la mette in ansia.

Oggi una donna può sentirsi completa anche senza la maternità”, ha sottolineato Di Lello, spiegando che i figli sono una libera scelta, non un imperativo sociale.

Per aiutare l’Italia, ormai da anni nel suo “inverno demografico” non serve cercare di convincere quel 21% di donne che non vuole figli a diventare madri per forza, ma attuare politiche che aiutino a diventare madri il restante 79% di loro che vuole effettivamente dei figli.

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