Altri due femminicidi in 24 ore: Ignazia Tumatis e Serenella Mugnai uccise dai mariti
Altri due femminicidi in 24 ore: Ignazia Tumatis e Serenella Mugnai, uccise dai mariti a Cagliari e ad Arezzo. Entrambi gli uomini sono stati arrestati.
Altri due femminicidi in 24 ore: Ignazia Tumatis e Serenella Mugnai, uccise dai mariti a Cagliari e ad Arezzo. Entrambi gli uomini sono stati arrestati.
Due femminicidi, in 24 ore: Ignazia Tumatis, di 59 anni, e Serenella Mugnai, di 72 anni, sono state uccise dai mariti, rispettivamente Luciano Ellies, 77 anni, e Alessandro Sacchi, 80 anni. I femminicidi si sono consumati a Cagliari, nel caso di Tumatis, e ad Arezzo, dove Sacchi ha ucciso la moglie Serenella Mugnai, malata di Alzheimer.
Come riporta la stampa, a Cagliari, poco dopo le 23 del 20 giugno, al culmine di un litigio Luciano Ellies, 77 anni, ha ucciso la moglie Ignazia Tumatis con un coltello da cucina, che ha usato per colpire più volte la donna alla schiena, nella loro abitazione, un appartamento di una palazzina di via Podgora, nel quartiere di San Michele. L’uomo è ora in stato di fermo, accusato di omicidio volontario.
A dare l’allarme sono state le figlie della coppia, che preoccupate sarebbero andate nella casa dei genitori, trovando la madre a terra, ferita mortalmente. Nulla hanno potuto i soccorsi del 118.
A poche ore di distanza un altro femminicidio ad Arezzo, nel viale Giotto, la strada principale del quartiere, che dal centro conduce verso lo stadio comunale. L’ottantenne Alessandro Sacchi ha ucciso la moglie Serenella Mugnai, di 72 anni, malata di Alzheimer, con un colpo di pistola.
Dopo aver sparato alla moglie, poi, l’uomo ha suonato sotto choc ai vicini di casa: “Chiamate qualcuno, ho ammazzato mia moglie”, avrebbe detto, come riporta il Corriere.
I vicini hanno immediatamente chiamato i carabinieri, ma quando la volante è arrivata sul posto insieme all’ambulanza i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che decretare la morte di Serenella Mugnai.
Alessandro Sacchi è stato arrestato e accompagnato in questura. Ora l’uomo è in stato di fermo per omicidio volontario, aggravato dal rapporto di parentela.
Sul posto è arrivato il pm di turno Marco Dioni, che aveva svolto le indagini anche sull’ultimo femminicidio avvenuto ad Arezzo, più di un anno fa, quando il marocchino Jawad Icham ha accoltellato la compagna Sara Ruschi e la madre di lei, Brunetta Ridolfi.
Con queste due morti sale a 20 il conto dei femminicidi commessi finora da inizio anno.
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