Ellen Pompeo cambia serie tv: tutto sul nuovo ruolo e cosa ne sarà di Grey's Anatomy

L'attrice smetterà i panni di Meredith Grey per vestire quelli di una madre nell'inquietante storia vera di Natalia Grace, adottata e poi abbandonata. Ma sembra non essere intenzionata a dare l'addio definitivo al suo personaggio iconico.

Dopo 21 anni nei panni della dottoressa Meredith Grey per Ellen Pompeo, a quanto pare, è giunto davvero il momento dell’addio.

Un addio più volte annunciato, ma che poi ha sempre tardato ad arrivare, per una ragione o per l’altra: troppo legata ai panni di Grey, troppo grande la delusione che avrebbe dato ai fan del medical drama più famoso del mondo. Così, anche in quest’ultima stagione, Pompeo è tornata a vestire il camice della dottoressa in sette episodi, e sua continua a essere la voce fuori campo.

Adesso, però, sembra essere davvero ufficiale il tasferimento dal Grey Sloan Memorial Hospital, visto che Ellen Pompeo è protagonista e produttrice di una nuova miniserie in otto puntate, Good American Family, in onda a partire dal 9 aprile su Disney +.

La serie racconta una storia vera dai risvolti inquietanti, quella di Natalia Grace, ragazzina di origini ucraine affetta da una rara forma di nanismo adottata da una famiglia negli USA salvo poi essere abbandonata a se stessa; Pompeo sarà Kristine Barnett, madre biologica d itre figli, che nel 2010 decise di adottare la bambina, interpretata da Imogen Faith Reid, con il marito, Mark Duplass.

Ben presto Kristine Barnett inizia a nutrire dei sospetti sulla vera età di Natalia, fino a che, nel 2012, la famiglia non riesce a ottenere il cambio ufficiale di data di nascita da parte del giudice; da bambina di 6 anni Natalia Grace diventa un’adulta di 23, costretta a vivere da sola.

La serie è raccontata attraverso diverse voci: nella prima parte a prevalere è soprattutto il punto di vista della madre, mentre negli episodi successivi si affronta la prospettiva della ragazzina.

“Oggi si conosce la verità. Nel 2024 l’età della vera Natalia Grace è stata riportata indietro a quella che diceva di avere – ha spiegato Ellen Pompeo al Corriere – Il cambio di prospettiva ti impone domande: perché siamo così portati a giudicare senza sapere realmente come stanno le cose? Perché se qualcuno è diverso da noi, parla in maniera differente o viene da un altro luogo tendiamo a essere così diffidenti?”,.

Dopo aver vestito lo stesso camice medico per ventuno anni non deve essere stato facile interpretare un nuovo ruolo, soprattutto di un personaggio reale e in vita, ma Pompeo spiega di non essersi approcciata al ruolo «con l’obiettivo di ritrarre una persona reale, il nostro scopo non era spiegare per filo e per segno ciò che era successo. Raccontiamo piuttosto di genitorialità, di abusi infantili, di salute mentale e disabilità. Temi importanti, da trattare con delicatezza».

Il suo obiettivo, nella serioe, è stato quello di “ritrarre una persona reale, il nostro scopo non era spiegare per filo e per segno ciò che era successo. Raccontiamo piuttosto di genitorialità, di abusi infantili, di salute mentale e disabilità. Temi importanti, da trattare con delicatezza”.

Ellen Pompeo non può comunque non riservare un pensiero alla serie che l’ha resa un’icona a livello mondiale: “Non credo che quello show finirà mai – ha detto al The Jennifer Hudson Show – Quel set, quella serie sono speciali per me, e l’amore che continuo ad avere dai fan è incredibile, quindi non so cosa succederà ma so che per coloro che sono coinvolti nel progetto è importante che io rimanga”.

Insomma, anche stavolta il suo potrebbe non essere un addio definitivo.

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