"Vestitevi come vi pare": la risposta di Emma, di nuovo vittima di bodyshaming

La cantante, che da anni porta avanti la sua battaglia femminista e di accettazione di sé, è stata criticata per i look sfoggiati a Sanremo: "Se hai una gamba importante, eviti di mettere le calze a rete".

Buongiorno a tutti, dal medioevo“. Comincia così la lunga riflessione che Emma Marrone ha affidato ai social, in risposta ai veri e propri attacchi di bodyshaming subiti dopo Sanremo.

La cantante pugliese è stata criticata per le scelte dei look sul palco del Festival e tra i tanti commenti cattivi apparsi sul web, spicca senz’altro quello del giornalista Davide Maggio che ha affermato: “Se hai una gamba importante, eviti di mettere le calze a rete”.

Parole molto gravi, che fanno passare un messaggio sbagliatissimo a cui la cantante si oppone – e si è opposta in passato – con tutte le sue forze. Proprio per questo, la sua risposta non ha tardato ad arrivare, volta a ribadire, soprattutto per i più giovani, l’importanza di non prendere in considerazione questi commenti tossici.

“Evitate di ascoltare e di leggere commenti del genere, il vostro corpo è perfetto così com’è e dovete amarlo e rispettarlo e vestirvi come vi pare. Le persone si dimenticano che le parole hanno un peso specifico importante, c’è chi le sa reggere. Ma c’è anche qualcuno, soprattutto sui social, che è molto fragile e rischia di cadere in un buco senza fine”.

Poi Emma ha continuato la sua riflessione ragionando su quanto sia importante, ancora e soprattutto oggi, parlare di femminismo e rispetto per le donne, soprattutto alla luce di chi continua a sottovalutare o ignorare la rilevanza sociale di questi temi. Infine, la 37enne – che ha portato anche a Sanremo la sua battaglia femminista – ha concluso con un messaggio super positivo per i suoi follower:

“Adesso torno a fare un sacco di cose belle”, spiegando ai suoi fan quanto la sua vita sia ricca di momenti ‘colorati’ lontani dall’ambiente – talvolta tossico – dei social network. “Però era necessario dire questa cosa. Non si può più stare zitti di fronte al fatto che chiunque possa parlare di un’altra persona in un modo così scorretto”.

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