Il gesto di Emma Marrone e quello di Francesca Michielin, insieme sul palco

Mentre intonava la sua Ogni volta è così, la cantante ha unito le mani e ha mostrato il triangolo, simbolo di libertà sessuale e di pensiero. Insieme a lei, a dirigere l'orchestra dell'Ariston, la sua amica e seconda finalista al Festival 2021, che ha donato i suoi fiori al Primo violino.

Potente, elegantissima e piena di grinta. Questa è Emma Marrone sul palco della 72esima edizione del Festival di Sanremo, dove nella seconda serata ha cantato la sua Ogni volta è cosi, brano con cui è in gara alla kermesse canora. Insieme a lei, a dirigere l’orchestra dell’Ariston, la Maestra Francesca Michielin.

Un’esibizione che non è certo passata inosservata la sua. L’artista, mentre intonava le parole della sua canzone, il cui ritornello recita “Ogni volta è così, siamo sante o puttane. E non vuoi restare qui e neanche scappare”, ha unito le mani per formare un triangolo, il segno femminista made Anni ‘70 che rappresenta una vagina, simbolo di libertà sessuale e di pensiero.

Un gesto che la cantante ha ripetuto ad ogni passaggio e con cui ha colpito il pubblico dell’Ariston e dei social. Proprio il popolo del web ha apprezzato molto il modo in cui Emma si è schierata ancora una volta a favore dei diritti delle donne e della causa di genere. C’è però chi non esclude che il triangolo sia stato fatto (anche) per aiutare i fan nel popolare gioco del FantaSanremo, in cui portare sul palco un simbolo femminista vale ben 10 punti.

Ma c’è altro in questa performance: c’è la storia di un’amicizia tra donne, colleghe e artiste che hanno saputo sostenersi a vicenda. C’è empowerment femminile, che ha saputo amplificare le parole della canzone. E così, mentre il brano stava per finire, Emma è andata verso Francesca Michielin che dirigeva le ultime note, e al termine le due donne si sono abbracciate. Un abbraccio pieno di forza ed emozione.

E poi, arriva il rito dei fiori consegnati da Amadeus, prima a Emma e poi alla Direttrice d’orchestra. Francesca Michielin però non ha tenuto il mazzo per sé ma lo ha consegnato al Primo violino. Il conduttore del Festival, sebbene avesse deciso di donare i fiori a tutti in cantanti in gara, a prescindere dal sesso e dall’identità di genere, pare essere tornato al vecchio schema e a consegnarli sole donne, decisione che a quanto pare Michielin non condivide.

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