"Quella bandiera ficcatela nel cu*o": gli insulti inaccettabili a Emma Marrone
Durante un concerto la cantante sventola una bandiera rainbow e si esprime di nuovo in favore del Ddl Zan. I soliti leoni da tastiera partono con le offese sui social.
Durante un concerto la cantante sventola una bandiera rainbow e si esprime di nuovo in favore del Ddl Zan. I soliti leoni da tastiera partono con le offese sui social.
“Quella bandiera ficcatela nel cu*o”. Ecco uno dei tanti commenti di odio apparsi sui social e indirizzati alla cantante Emma Marrone colpevole di aver sventolato, durante un concerto, la bandiera Rainbow, simbolo del mondo LGBT+. E di aver parlato a favore del DDL Zan, naturalmente.
Il fatto risale al 10 luglio, quando, durante un concerto a Torino, Emma vede in prima fila un ragazzo sventolare la bandiera. Sulle note di Cercavo amore – quale sottofondo migliore? – la cantante chiede di poter prendere in prestito il drappo, per mandare un chiaro messaggio: “Questa bandiera la sbattiamo in faccia a tutti quei politici codardi che si ostinano a non rendere una legge come il DDL Zan una legge concreta e stanno continuando a fare vittime di omofobia e di ignoranza. Grazie politici italiani, siete pazzeschi”.
Il video, in poco tempo, raggiunge più di mille visualizzazioni. E fioccano gli insulti. Da sempre schierata contro ogni tipo di discriminazione, Emma non ha mai avuto paura di prendere posizioni nette, senza nascondere la testa sotto la sabbia. Sarà proprio per questo – e sì, ammettiamolo, anche perché è donna, – che non è nuova a questo genere di situazioni. Del resto, nella giungla del web, a dominare sono i leoni da tastiera e molto spesso, purtroppo, nei confronti del sesso femminile gli haters si accaniscono sempre di più.
Ecco qui qualche esempio:
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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