Esame di maturità ripetuto, stesso voto per la studentessa che aveva fatto ricorso
L'episodio ha coinvolto una classe del liceo linguistico Galileo Galilei di Spadafora (Messina), nemmeno la seconda commissione ha però modificato il verdetto.
L'episodio ha coinvolto una classe del liceo linguistico Galileo Galilei di Spadafora (Messina), nemmeno la seconda commissione ha però modificato il verdetto.
L’esame di maturità rappresenta uno spauracchio per molti, anche per chi apparentemente non ha avuto grossi problemi in tutto il ciclo di studi, ben sapendo come dal suo esito possano dipendere i cinque anni trascorsi sui banchi. Non a caso, praticamente tutti si sentono notevolmente più leggeri dopo averlo portato a termine e si finisce spesso per considerarlo la prova più dura che si deve superare a livello scolastico.
L’idea di doverlo rifare, specialmente perché alcuni arrivano a passare diverse notti insonni per il timore che possa andare male, è vissuta quasi come un incubo. Questo è stato il motivo ispiratore di un film, Immaturi – Il Sogno, con protagonista Raoul Bova, che ha fatto fare un salto indietro nel tempo a chi ha avuto modo di seguirlo. Una classe di Messina si è trovata però davvero a dover affrontare questa esperienza così odiata, in seguito al ricorso di una studentessa.
L’episodio si è verificato al liceo linguistico Galileo Galilei di Spadafora (Messina). La ragazza ha costretto così tutti i suoi compagni a dover ripetere la prova orale e a rimettersi sui libri a distanza di mesi.
La giovane, con il supporto della famiglia, aveva presentato la sua istanza convinta che il voto ottenuto nel precedente esame di maturità non rispecchiasse appieno il suo percorso, oltre a ritenere di essere stata sfavorita rispetto ad altri nove allievi. E invece sia lei sia gli altri ragazzi hanno ottenuto lo stesso giudizio finale. Le decisioni prese dalle due Commissioni d’esame sono ritenute sovrapponibili. A chiudere la tornata di interrogazioni sabato 11 novembre 2023 è stata proprio la ragazza che aveva fatto reclamo.
Maria Chiara Sgrò, avvocato della ragazza, ha smentito la teoria che si era diffusa, secondo cui lei “avrebbe avuto un curriculum mediocre, come da qualche controinteressato falsamente affermato ai Tg, avendo una media di presentazione pari a 7,46/10, oltre 33 crediti maturati nel corso del triennio. Non solo, aveva già ottenuto buoni voti negli scritti dell’esame di italiano e di inglese” – sono le sue parole riportate da Tgcom24. Il legale ha inoltre sottolineato che la decisione della sua assistita nasceva da alcune situazioni che non sarebbero avvenute in maniera trasparente in occasione del primo esame di maturità: “L’esame orale era stato illegittimamente concordato con il commissario interno: avrebbero saputo con giorni di anticipo gli argomenti di inizio esame ed è, invece, avvenuto che solo alla mia assistita è stato richiesto dalla commissione un argomento di inizio esame difforme rispetto a quanto concordato con lo stesso commissario interno”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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