Fase 3, le stazioni italiane, luogo di incontri tra baci e abbracci
Nelle stazioni italiane si è assistito a scene romantiche: baci e abbracci tra parenti, fidanzati, amanti; la fase 3 è cominciata.
Nelle stazioni italiane si è assistito a scene romantiche: baci e abbracci tra parenti, fidanzati, amanti; la fase 3 è cominciata.
Da ieri ci si può spostare liberamente in tutta Italia senza bisogno di autocertificazioni. Qualcuno la chiama fase 3 Nelle affollate stazioni italiane si è assistito a immagini gioiose e, in certi casi, anche romantiche.
Il 3 giugno è stata la data scelta da molti nostri connazionali per tornare presso le proprie città di origine o per andare a trovare amici e parenti che abitano in regioni diverse.
C’erano coppie di fidanzati che non si vedevano dai primi di marzo. C’erano zii e nonni che non vedevano i loro nipoti anche da più tempo. Ieri e oggi migliaia di italiani si sono spostati in treno per rivedere quelle che per loro sono persone speciali.
Le stazioni, si sa, sono luoghi dove spesso gli scrittori ambientano parti delle storie d’amore che raccontano. Anche ieri, da Torino a Milano, da Firenze a Roma, da Napoli a Bari, si è assistito a scene da film sentimentali.
Coppie di fidanzati che da inizio marzo a inizio giugno hanno parlato solo tramite un cellulare hanno potuto finalmente abbracciarsi e toccarsi.
Poi ci sono anche altri affetti: gli zii, i nonni. Quanti italiani hanno parte della propria famiglia in un’altra regione? Ieri molti “affetti stabili” si sono (ri)congiunti dopo mesi difficili, trascorsi in gran parte al chiuso delle proprie quattro mura domestiche.
La Stampa ha pubblicato un video girato alla stazione di Torino, che ha testimoniato questi incontri, romantici o semplicemente pieni d’affetto parentale.
Ci sono anche bambine piccole rimaste con la nonna che non vedono la propria madre da febbraio; c’è chi si è commosso semplicemente scendendo dal treno e capendo di trovarsi di nuovo nella città che gli/le ha dato i natali.
E poi i tanti abbracci tra coppie giovani e meno giovani, tra amanti etero o omosessuali. C’è chi parte per andare a trovare un proprio congiunto al Sud, come Chiara, intervistata dall’inviata de La Stampa: le aspettano 5 ore di treno per andare a trovare il suo fidanzato a Salerno. Da ieri si può.
Amo camminare in montagna e la scrittura perché si assomigliano. Sono due attività solitarie, che ti costringono a imparare a stare bene con te stessa.
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