Nel 1980, Dorothy Stratten fu incoronata Playmate dell’anno da Playboy. Un riconoscimento prestigioso che segnò l’inizio di una brillante carriera destinata a concludersi molto presto e in modo tragico.

Il 1980 fu un anno chiave per Stratten. Non solo fu celebrata come Playmate dell’anno, ma fece anche il suo debutto nel mondo del cinema, recitando nel suo primo film diretto dal rinomato Peter Bogdanovich. In questo stesso anno fu uccisa con un colpo di fucile dal marito, Paul Snider, che subito dopo si tolse la vita.

Stratten e Snider si incontrarono nella nativa Vancouver della giovane, un incontro che avrebbe segnato il destino di entrambi in modi tragici. Snider organizzò e finanziò un servizio fotografico di nudo per Stratten, che all’epoca aveva solo 18 anni. Questo servizio attirò l’attenzione di Playboy, che lanciò Stratten nel mondo glamour e provocante della celebre rivista.

La carriera di Stratten decollò rapidamente dopo essere stata nominata Playmate dell’anno. Si trasferì nella lussuosa Playboy Mansion, dove visse una vita di lusso e glamour circondata da altre celebrità e figure influenti. Tuttavia, dietro la facciata scintillante, si stavano accumulando le tensioni nella vita personale di Stratten.

Mentre il profilo di Stratten continuava a crescere, aumentava anche la gelosia di Snider. Il rapporto tra Stratten e Snider si deteriorò ulteriormente quando Stratten fu scelta per recitare nel film Risero Tutti, diretto da Peter Bogdanovich. Durante le riprese del film, Stratten iniziò una relazione con Bogdanovich, suscitando ancora di più la gelosia di Snider. In un tentativo di raccogliere prove dell’infedeltà di Stratten, Snider assunse persino un investigatore privato, finendo per chiedere il divorzio.

La situazione raggiunse il culmine quando, il 14 agosto 1980, Stratten e Snider si incontrarono per discutere della loro relazione e del futuro del loro matrimonio. Fu durante questo incontro che Snider sparò mortalmente a Stratten con un fucile e si suicidò sparandosi alla testa. Stratten aveva solo 20 anni.

“Dorothy era coinvolta in una relazione molto controllante e violenta”, ha detto l’ex playmate Holly Madison a PEOPLE in un’intervista esclusiva. “In quel momento non si sentiva in pericolo. Le sembrava che fosse solo l’ultimo incontro. Lei gli avrebbe dato un po’ di soldi, ed è stato allora che lui le ha tolto la vita.”

In seguito al femminicidio, Bogdanovich scrisse un libro incisivo sulla tragica fine di Stratten, attribuendo la responsabilità a Playboy e a Hefner.

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