"Fierce: A Porn Revolution": perché abbiamo bisogno di porno etici e dissidenti

La legittimazione del piacere sessuale di tutte e tutti, a prescindere dal genere e dall’orientamento sessuale, può passare rendendo i contenuti per adulti inclusivi e non maschilisti? Il documentario di Patrick Muroni, presentato al Some Prefer Cake, dimostra di sì.

Consenso, diritti di lavoratrici e lavoratori, punto di vista femminile sul piacere sessuale sono solo alcuni dei punti su cui si basano i porno etici, una forma di pornografia di cui negli ultimi tempi si è iniziato a parlare sempre più spesso. E di porno etico si occupa anche Fierce: A Porn Revolution (Ardente.x.s), documentario di Patrick Muroni presentato al Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico a Bologna dal 22 al 24 settembre 2023 (e in versione online dal 25 settembre al 5 ottobre).

Il regista svizzero segue con la sua macchina da presa la OIL Productions, un collettivo fluido di Losanna, “an incubator for pornographic film productions“, come si legge sul sito di aron (Nora Smith), che l’ha co-fondato; scopo ultimo? Cambiare la mentalità di un mercato solitamente restio ad aprirsi a corpi e sessualità non conformi, mostrando al mondo che è possibile produrre pornografia di qualità, sofisticata e rivoluzionaria. E ancora: “With a militant approach of gender and sexualities, aron explores the possibilities of emancipation through self-objectification, transcendence and pleasure” (“con un approccio militante al genere e alle sessualità, aron esplora le possibilità di emancipazione attraverso l’auto-oggettivazione, la trascendenza e il piacere”).

Non c’è pruderie – né tanto meno voyeurismo – nello sguardo di Muroni, volto come è a mostrare un ambiente consensuale, sicuro, gratificante, dove il lavoro viene debitamente retribuito, trasformando mano a mano il film in un grido di rivolta nei confronti del patriarcato e della sessualità vista solo in funzione del piacere maschile, per cui la donna è solo oggetto e mai soggetto.

Fierce: A Porn Revolution trova così una risposta diversa, e decisamente anti-conformista, anche alle polemiche nate in Italia intorno a un consumo sempre più massiccio di materiale pornografico da parte degli adolescenti. Le immagini di sottomissione, di abusi, di oggettificazione del corpo femminile che imperano nei film pornografici sarebbero alla radice dei fatti cronaca che hanno riempito i media nei mesi estivi del 2023: dallo stupro di Palermo a quello di Caivano, la colpa, secondo molti commentatori, sarebbe delle piattaforme dove si consuma porno, amatoriale e non.

Certo è che da tempo l’educazione sessuale, nel nostro Paese, è stata quasi del tutto delegata a quanto ragazze e ragazzi trovano online, avendo bollato come Gender Theory tutto quello che si è provato a chiamare educazione affettiva. Difficilmente si scardinerà la cultura dello stupro senza legittimare il piacere sessuale di tutte e tutti, a prescindere dal genere e dall’orientamento sessuale. Il collettivo svizzero va in quella direzione, sovvertendo i ruoli di potere fin qui normati e rendendo i contenuti per adulti inclusivi, non maschilisti e, a tratti, formativi: porno etici, appunto.

Fierce: A Porn Revolution
Fonte: “Fierce: A Porn Revolution”

Scheda del documentario sui porno etici

Fierce: A Porn Revolution (Ardente.x.s) è un documentario diretto da Patrick Muroni, regista svizzero al suo primo lungometraggio (selezionato nel 2022 a Visions du Réel, festival di documentari di fama internazionale che si tiene ogni anno ad aprile a Nyon, in Svizzera).

Scritto da Emmanuelle Fournier-Lorentz, il film vede lo stesso Muroni insieme ad Augustin Losserand come direttori della fotografia e Aël Dallier Vega al montaggio.

A Losanna, in Svizzera, un gruppo di ventenni sta girando film pornografici, macchina fotografica in mano. Tra il lavoro per alcune e lo studio per altre, fanno tutto il possibile per produrre film etici e dissidenti. Molto rapidamente, i media del paese, poi il pubblico, si interessano a loro. Agli occhi di tutti, eccole immerse in una lotta per un’altra visione del desiderio e della sessualità.

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