Filippo Turetta, tornato in Italia nella mattinata di sabato 25 novembre 2023, ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Montorio, dove si trovano più di 500 detenuti per 350 posti in una frazione a nord di Verona.

Il ragazzo, che compirà 22 anni a dicembre ed è accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha avuto modo di avere un colloquio di sostegno con lo psichiatra della struttura. Successivamente c’è stato l’incontro con il suo legale, Giovanni Caruso, che ha sostituito l’avvocato d’ufficio che gli era stato assegnato, Emanuele Compagno, che aveva seguito in questi giorni la famiglia.

È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabile – ha detto Caruso ai giornalisti -. Non abbiamo parlato dell’omicidio. Nella giornata di lunedì conto di avere accesso agli atti del fascicolo processuale, in modo da poter estrarne copia e predisporre le valutazioni al fine della difesa tecnica. Turetta è stato sottoposto a visita medica, a prelievi ematologici, a un’indagine di carattere psichiatrico per escludere eventuali rischi di tipo autolesionistico; quindi le condizioni del ragazzo sono accettabili”. 

Almeno per qualche giorno il giovane resterà in infermeria, per poi essere trasferito nel reparto “protetti”, quello che è previsto per i detenuti per reati a “forte riprovazione sociale” che, a loro tutela, non devono avere contatti con persone in carcere per altre tipologie di reati. Sulla base di quanto è stato stabilito, Filippo Turetta sarà sottoposto a una serie di valutazioni psicologiche e psichiatriche.

Allo studente è stata assegnata una cella doppia, che condivide con un uomo che si trova in carcere per reati molto gravi e dello stesso genere. I responsabili hanno deciso di sorvegliarlo giorno e notte, per timore che possa commettere gesti autolesionistici.

Turetta avrebbe chiesto di incontrare i suoi genitori, che non vede dall’11 novembre, giorno della sua scomparsa insieme alla ex, morta poche ore dopo. Questo gli sarà però concesso solo dopo l’interrogatorio di garanzia, previsto per la giornata di martedì 28 novembre 2023.

A Montorio si trova da pochi mesi anche Benno Neumair, il 33enne bolzanino condannato dalla Corte d’Appello di Bolzano all’ergastolo per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair.

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