Gérard Depardieu condannato a 18 mesi per aggressioni sessuali sul set

Il tribunale riconosce la colpevolezza dell'attore per le aggressioni sessuali ai danni di due donne durante le riprese del film del 2021. L’avvocato annuncia ricorso.

Gérard Depardieu, uno degli attori più celebri del cinema francese, è stato condannato a 18 mesi di prigione con la sospensione della pena per aver commesso aggressioni sessuali nei confronti di due donne durante le riprese del film The Green Shutters – Les Volets verts nel 2021.

La decisione, come si legge oggi su Le Monde, presa dal tribunale correzionale di Parigi il 13 maggio 2025, include anche l’inserimento di Depardieu nel registro dei criminali sessuali e un divieto di eleggibilità per due anni. Il suo avvocato, Jérémie Assous, ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la sentenza.

Il tribunale ha fondato la propria sentenza sulla coerenza e sulla costanza delle testimonianze delle vittime, mentre le dichiarazioni dell’attore sono state ritenute contraddittorie tra la fase di custodia cautelare e l’udienza. Durante il processo, l’attore non avrebbe mai mostrato segni di autocritica, e il suo avvocato ha sottolineato che ormai “se sei accusato di aggressione sessuale, sei automaticamente condannato”, un commento che ha sollevato molte polemiche.

Riferendosi alle accuse di molestie, Depardieu aveva detto: “Una aggressione è qualcosa di più grave di questo, credo”, rifiutando le accuse di aver agito con intenzioni sessuali. L’attore ha anche affermato di essere “di un altro tempo”, un’epoca in cui le donne “non parlavano” né presentavano denunce per comportamenti indesiderati da parte degli uomini. Ha spiegato: “Adoro le donne, ma non quelle che sono nell’isteria”, riferendosi a chi aveva contestato il suo spettacolo in seguito ad altre accuse di comportamenti sessisti.

Come riporta Le Monde:

Gérard Depardieu ha ammesso che a volte poteva essere “maleducato, volgare”, rimpiangendo “i vecchi tempi”. Un tempo in cui le donne “non parlavano” e “non sporgevano denuncia” quando un uomo le toccava, hanno ricordato le parti civili, denunciando “l’esaltazione del sessismo”.

Depardieu, che al momento è impegnato in un altro progetto cinematografico in Portogallo, non era presente in aula quando è stata letta la sentenza. Il tribunale ha anche criticato la durezza con cui la difesa ha trattato le parti civili, un comportamento che il presidente del tribunale ha definito come “vittimizzazione secondaria”, ovvero un ulteriore danno subito dalle vittime durante il processo.

Una delle due donne coinvolte nel caso, Amélie, ha dichiarato di sentirsi sollevata dalla condanna, esprimendo il suo apprezzamento per il fatto che la giustizia fosse stata finalmente fatta. Durante il processo, Amélie aveva raccontato come, nel settembre del 2021, durante le riprese del film, Depardieu l’avesse aggredita fisicamente, costringendola a un contatto indesiderato.

Il tribunale ha deciso che Depardieu dovrà risarcire Amélie con 4.000 euro per il danno morale subito, e Sarah, la seconda parte civile, riceverà 2.000 euro. Entrambe le vittime riceveranno anche un risarcimento di 1.000 euro ciascuna per la “vittimizzazione secondaria”, riferendosi agli insulti e alle aggressioni verbali subite durante il processo da parte della difesa.

Durante il processo, altre donne hanno testimoniato di aver subito aggressioni sessuali da Depardieu, tra il 2007 e il 2015. L’attore, tuttavia, ha negato tutte le accuse, sostenendo che le sue azioni non fossero di natura sessuale, ma che si trattasse di incomprensioni legate al suo comportamento “grossolano” e “volgarmente fuori moda”.

Il caso di Depardieu è solo uno degli episodi di una lunga serie di accuse che hanno segnato la sua carriera negli ultimi anni, ma la sua condanna segna un punto di svolta significativo nel movimento #MeToo in Francia. Nonostante la sentenza, Depardieu continua a essere al centro di altre indagini, inclusa quella per una denuncia di violenza sessuale da parte dell’attrice Charlotte Arnould nel 2018.

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