Gérard Depardieu è stato arrestato dalla polizia parigina con l’accusa di violenza sessuale e molestie. Oggi, lunedì 29 aprile 2024, l’attore è stato posto in stato di fermo in attesa dell’interrogatorio, che dovrebbe avere luogo nelle prossime ore.

Le accuse riguardano due casi di presunte molestie avvenute sul set ai danni di due differenti donne. Il primo episodio è collegato a una denuncia per violenza sessuale e molestie avvenute nel settembre del 2021 sul set del film Les Volets Verts ai danni di una scenografa, che lo aveva poi denunciato nel febbraio 2024. Il secondo caso, invece, è più vecchio e riguarda la denuncia presentata da una assistente sul set di Le magicien et les siamois, che nel 2014, a 24 anni, fu molestata dall’attore.

Secondo le due presunte vittime, Gérard Depardieu avrebbe rivolto loro degli insulti e delle battute a sfondo sessuale, per poi palpeggiarle, continuando ad avere atteggiamenti molesti per tutto il corso delle riprese. Ma questi non sono gli unici casi di violenza sessuale che riguarderebbero l’attore: le nuove accuse, infatti, si vanno ad aggiungere a un quadro che vede Depardieu al centro di molteplici denunce per stupro, violenza sessuale e molestie ai danni di numerose donne.

Tra di esse ricordiamo l’attrice Charlotte Arnould, per il cui presunto stupro l’attore è attualmente indagato, oltre all’interprete Hélène Darras, che avrebbe ricevuto molestie durante le riprese di un film nel 2007. Poi vi sono la giornalista Ruth Baza, che ha accusato l’interprete di averla stuprata nel 1995, e l’attrice Emmanuelle Debever, una delle prime ad accusare Gerard Depardieu di violenze sessuali, suicidatasi gettandosi nella Senna a dicembre 2023.

Nonostante le numerose denunce a carico di Gérard Depardieu, che si proclama innocente, sono in molti ad aver preso le sue difese: nel dicembre 2023, una lettera aperta apparsa sulle pagine di Le Figaro e firmata da oltre cinquanta personalità francesi, tra le quali Charlotte Rampling, Carla Bruni e l’ex compagna dell’attore Carole Bouquet, aveva definito l’artista una “vittima di linciaggio”. Allo stesso modo, anche il presidente francese Macron aveva difeso Depardieu, definendolo il bersaglio di una “caccia all’uomo” dopo la trasmissione del documentario Complément d’enquête: La chute de l’ogre. Nel programma, andato in onda in Francia nel dicembre 2023, il pubblico aveva potuto vedere alcuni filmati inediti risalenti al 2018, quando Depardieu aveva rivolto battute a sfondo sessuale alla sua interprete in Corea del Nord, oltre ad aver fatto commenti a sfondo sessuale su una bambina di dieci anni.

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