Ghali non ha mai nascosto il profondo legame che lo tiene unito a sua madre Amel, arrivata dalla Tunisia negli anni ’80 e che più volte il cantante, nel corso della sua carriera, ha ringraziato per il supporto e l’incoraggiamento che non gli ha fatto mai mancare.

Adesso, in concomitanza con l’annuncio del nuovo brano, Niente panico, Ghali, attraverso un lungo post pubblicato su Instagram, ha fatto sapere di aver dovuto affrontare con la mamma una nuova sfida insieme, visto che alla donna è stato diagnosticato, per la terza volta, il cancro al seno, e che poco tempo fa si è dovuta sottoporre a una nuova operazione. Anche per questo il titolo del suo ultimo lavoro assume un significato ancor più forte.

“Mia mamma si doveva operare. Un mese fa le hanno diagnosticato il cancro per la terza volta. Quando ci siamo svegliati quella mattina, il cielo era grigio. Mia mamma si è messa a pregare e mentre lo faceva piangeva e io riuscivo a sentire le sue lacrime piombare sul tappeto – scrive Ghali in caption – La paura che mia mamma non riuscisse a superare l’operazione era sempre più forte. In quei giorni mi facevo mille domande: cosa dovrei fare prima che entri in sala operatoria? Come devo passare questi ultimi giorni con lei? Dovremmo guardare dei film insieme? Basteranno le preghiere che abbiamo fatto insieme ? Come affronterò il tour in arrivo ? Ha senso che io stia scrollando tik tok? E se me ne pentissi? A cosa servono tutti ‘sti soldi e questo successo?

Ho pensato più volte di smettere di fare musica e lo gridavo spesso in faccia a mia madre. Quei giorni mi sentivo solo.
Entravano e uscivano medici, donne delle pulizie, infermiere, tutti continuavano a chiederci come stavamo. Mia madre mi disse ‘Ecco vedi? Ghali tu devi continuare, non hai fratelli, non hai sorelle, la musica è un dono di Dio, Dio ti sta dando fratelli e sorelle tramite la musica’.

Spesso andavo a prendermi una boccata d’aria nel giardino dell’ospedale e quel giorno ero lì. Ho messo le cuffie e ho schiacciato play su ‘Niente panico’.

Mi emoziono e faccio sempre fatica a trattenere le mie lacrime quando ascolto questo brano, ma quella volta è stato particolarmente intenso.
Il vento intorno a me si sollevò, ho sentito una carezza e le mie lacrime scivolavano sul viso fino a finire sul prato, i cespugli intorno si muovevano.
In quei giorni ho avuto tanta paura, ma grazie a Dio l’operazione è andata bene.

Quel giorno ho capito di aver scritto una cura, e per questo è la canzone più importante della mia vita.

Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento difficile, per qualunque ragione, che sia lavoro, una malattia, un esame all’università, una guerra o un amore finito, perchè qualunque problema di salute mentale merita rispetto e comprensione. Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento in balia della paura”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!