Gino Cecchettin, ospite della manifestazione La Terrazza della Dolce Vita con Simona Ventura e il marito Giovanni Terzi, a Rimini, ha parlato delle conversazioni intercettate di Nicola Turetta col figlio Filippo Turetta durante un colloquio in carcere avvenuto nel dicembre del 2023, divulgate dal tabloid Giallo.

Per Gino Cecchettin quell’intercettazione della conversazione privata tra Nicola Turetta e il figlio, per cui Nicola Turetta si è scusato pubblicamente, non avrebbe mai dovuto essere divulgata, definendo l’azione “inutile e di nessun valore”.

Riguardo alle parole intercettate di Nicola Turetta, Cecchettin ha commentato dicendo che dopo il dolore per la morte di Giulia Cecchettin, “in confronto a quel dolore il resto è nulla per me”, sottolineando “ma non sta a me giudicare l’operato di un altro papà e quindi non lo giudicherò”.

Gino Cecchettin ha dichiarato di essere regolarmente in contatto con i genitori di Filippo Turetta, in particolare proprio col padre, Nicola Turetta, con cui ha spiegato essersi scambiato dei messaggi. Nicola Turetta, infatti, ha scritto dei messaggi a Gino Cecchettin a Natale, come ha affermato lo stesso padre della ragazza uccisa lo scorso novembre dall’ex fidanzato.

Anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, uccisa da Filippo Turetta l’11 novembre dello scorso anno, ha commentato le parole intercettate di Nicola Turetta, ribadendo nelle sue storie Instagram l’importanza di non normalizzare il femminicidio. “Di mostri non ce ne sono, c’è però una normalizzazione sistematica della violenza”, ha scritto Elena Cecchettin, dichiarando che in quanto sistematica dipende da tutti noi. “Bisogna smettere di tacere davanti alla normalizzazione del femminicidio, continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso”, ha concluso, ricordando che nessuna vittima deve rimanere solo una statistica.

Come riporta il Corriere le frasi di Nicola Turetta, divulgate da Giallo, sono state intercettate dalle microspie degli investigatori durante l’incontro dei genitori di Turetta col figlio nella sala colloqui del carcere Montorio, e sono state depositate agli atti del procedimento contro il 22enne, e faranno parte del fascicolo del processo, con la prima udienza fissata per il prossimo 23 settembre, davanti alla Corte d’Assise di Venezia.

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