Arrestato Giovanni Miniello, il ginecologo che "bonificava" le pazienti con il sesso

Il gip di Bari ha disposto i domiciliari per il medico che sosteneva di curare il papilloma virus tramite rapporti sessuali con le pazienti. La vicenda era stata resa nota grazie ad un servizio de Le Iene.

Il ginecologo Giovanni Miniello è stato arrestato e condannato agli arresti domiciliari. A deciderlo è stato il gip di Bari, Angelo Salerno, in seguito alla richiesta del procuratore Roberto Rossi. L’accusa, per il medico sessantottenne, è quella di violenza sessuale aggravata: il dottore, infatti, proponeva rapporti sessuali alle sue pazienti come cura per il papilloma virus e per il cancro.

La vicenda è diventata nota grazie a Le Iene, che avevano smascherato il ginecologo grazie alla testimonianza di alcune delle sue vittime e ad un’attrice che, con una telecamera nascosta, è riuscita a riprendere Miniello mentre tentava di convincerla ad avere rapporti con lui. L’uomo sosteneva di poter curare le pazienti in quanto, grazie al vaccino contro il virus, sarebbe stato in grado di trasmettere loro i suoi anticorpi: una pratica ovviamente priva di alcun fondamento scientifico.

Secondo l’accusa, il medico avrebbe approfittato della vulnerabilità e dell’inferiorità psicologica di almeno otto donne. Dall’ordinanza di arresto del gip emerge, infatti, che le indagini

“rivelano l’aberrante sistema posto in essere dall’indagato nella relativa qualità e funzione, approfittando della fiducia che notoriamente connota il rapporto medico/paziente nonché della posizione di vulnerabilità che in tale rapporto caratterizza il paziente […] approfittando delle condizioni di “inferiorità psicologica” delle vittime, ingenerata di proposito prospettando malattie oncologiche anche con esiti mortali, ha dato esecuzione al proprio programma criminoso, sfruttandone il relativo stato di chiara inferiorità e la relativa vulnerabilità pur di raggiungere i suoi turpi obiettivi di soddisfacimento sessuale”.

Per Miniello la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip ha disposto per lui gli arresti domiciliari, in quanto giudicati “idonei a limitare la libertà personale dell’indagato, impedendogli contatti con potenziali pazienti, così precludendo nuove occasioni per tornare a delinquere“. Dopo la risonanza mediatica che la vicenda ha avuto grazie al servizio de Le Iene, il ginecologo aveva chiesto di essere escluso dall’Albo dei Medici, sostenendo di non aver mai obbligato nessuna delle sue pazienti ad avere rapporti con lui e credendo che un gesto simile gli avrebbe evitato l’arresto.

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