Gli insulti stupidi ad AstroSamantha per il nome della figlia (e forse è pure una bufala)

Quando la stupidità raggiunge proporzioni... spaziali. Come nel caso degli insulti social ad AstroSamantha per il nome scelto per la figlia. Una vicenda davvero pessima che, però, potrebbero essere solo una grande bufala. Ecco perché.

Una incredibile dimostrazione di stupidità e superficialità collettiva o l’ennesima bufala che corre via social? In entrambi i casi, ahimè, non si potrebbe certo parlare  di prima volta, dato che ormai l’universo dei social network ci ha abituati sia a commenti inappropriati che a notizie costruite ad hoc ma del tutto false, ma quello che è sicuro è che qualcuno, in qualunque modo siano andate davvero le cose, ha fatto una figura a dir poco pessima (per usare un eufemismo).

Andiamo con ordine: Samantha Cristoforetti, meglio conosciuta come AstroSamantha, l’orgoglio italiano che detiene attualmente il record di permanenza nello spazio di un singolo volo stabilito da una donna, ha da poco reso noto di essere diventata madre di una bambina, avuta dal compagno, l’ingegnere francese Lionel Ferra. Il lieto evento è avvenuto a novembre, ma sia Samantha che il partner sono persone estremamente riservate circa la propria privacy, che espongono malvolentieri al pubblico e alla stampa – l’astronauta preferisce di gran lunga parlare del proprio lavoro che non della sua vita privata, e come darle torto?-, e anche questa riservatezza potrebbe essere alla base della scelta di “posticipare” l’annuncio della notizia rispetto all’effettiva data del parto.

Tempistica a parte, però, subito dopo la comunicazione pare essersi sollevato un vero e proprio vespaio attorno al nome scelto per la piccola, dal sapore esotico e particolare; del resto, la Cristoforetti non sarebbe certamente la prima a dare un nome “curioso” al proprio bebè: sono infatti davvero tantissimi i VIP che hanno optato per nomi stravaganti o perlomeno diversi dal solito.

Qual è il nome che avrebbe fatto tanto discutere? Kelsey Amal, un doppio nome, straniero, con una radice araba: Amal, infatti, significa “speranza“; peccato, però, che proprio questa scelta di Samantha e del compagno non sarebbe stata pienamente apprezzata da tutti, come testimonia questo post Facebook, in cui si leggono alcuni dei commenti negativi legati appunto alla decisione di dare un nome di origine araba alla bambina.

Già così la cosa risulterebbe piuttosto scandalosa: chi può arrogarsi il diritto di  mettere in discussione una scelta del tutto personale e intima, quale evidentemente è il nome da dare  al proprio figlio, usando i social per postare commenti dal tono acido e dispregiativo, come se decidere un nome piuttosto che un altro rappresentasse una cosa da passare al vaglio dell’opinione pubblica?

Eppure, dato che -purtroppo- al peggio non c’è mai fine, ecco la seconda parte della vicenda: tutta la storia potrebbe essere in realtà una grossa bufala, o meglio una notizia mal riportata e di conseguenza ripresa (malamente) da stampa e mondo Web. A sostenerlo è un blogger che, dalla sua pagina, spiega come si sarebbero svolte le cose: la notizia della nascita sarebbe stata data inizialmente dal Trentino, che ha annunciato anche il nome, anzi i nomi, della bimba: Kelsey, che significa coraggiosa, e appunto Amal, come speranza. A questo punto, prosegue il blogger, tutti i principali nomi della stampa e dei media hanno ripreso la notizia, ma compiendo il medesimo, grossolano sbaglio: avrebbero infatti tutti pubblicato il nome sbagliato della bimba, copiando e ricopiando l’errore iniziale, modesto, ma dovuto alla fonte informale della notizia, che, come spiegano dal Trentino, “è trapelata”. Il blogger continua dicendo di essere a conoscenza dello sbaglio avendo chiesto, via Twitter, direttamente a Samantha, che ha gentilmente risposto confermando l’errore, ma mantiene il riserbo su quale sia il nome vero della piccola, compito che spetterà solamente, e soltanto qualora le lo volesse, alla diretta interessata.

A questo punto, alla questione su quanto forte sia la mancanza di sensibilità quando si ricorre a commenti denigratori e dal tono tutt’altro che intelligente per sindacare su una questione che non dovrebbe, per nessuna ragione, essere esposta al giudizio del pubblico, si aggiunge anche un altro quesito: resta infatti da capire quanto i giornali dovrebbero farsi garanti di un’informazione maggiormente realistica, basata su fatti indagati in maniera approfondita e usando fonti affidabili, proprio per non incappare nel rischio di notizie montate ad hoc o divulgate tramite passaparola che si rivelano poco veritieri. Per non far si, insomma, che il mondo dei social non solo si sostituisca ad essi come mezzo di informazione, ma addirittura ne diventi la fonte principale.

E per quanto riguarda AstroSamantha? Lei, saggiamente, ancora una volta sceglie la via del silenzio, eccezion fatta per un tweet con cui, forse, ha voluto dire la sua sull’argomento.

Sinceramente noi apprezziamo molto la sua decisione di non dare la sua vita privata in pasto ai media, e anche la discrezione con cui, silenziosamente, ha scelto di seguire tutta la (brutta) vicenda legata al nome di sua figlia da lontano, dimostrando un’intelligenza che va oltre spazio e astronavi, e che è quella di una donna intenzionata prima di tutto a proteggere la propria famiglia.

Noi facciamo i nostri migliori auguri a lei e alla sua bambina… qualunque sia il suo nome. Siamo certe che da grande saprà seguire le orme della mamma nel miglior  modo possibile.

 

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