La tecnologia può rivelarsi davvero utile e preziosa o molto pericolosa allo stesso tempo, ma è sicuramente uno strumento a cui le forze dell’ordine non disdegnano di fare affidamento nei casi particolarmente difficili, anche se probabilmente si vede solo nei film che si riesca a risolvere un omicidio osservando le immagini da un pc o scavando nei dati di qualche dispositivo digitale.

È accaduto invece in Spagna, nella provincia di Soria, in Castiglia e León, dove grazie alle immagini di Google Maps la polizia è riuscita a risolvere il caso della scomparsa di un uomo cubano, avvenuta circa un anno prima, risalendo anche al suo assassino.

Grazie a Google Street View, il servizio che permette di vedere immagini reali delle città, con ricostruzioni tridimensionali di strade e paesaggi, le forze dell’ordine hanno infatti notato un uomo che sistema un sacco bianco, piuttosto groso, nel bagagliaio della propria auto, in una strada deserta di Tajueco, un paese che conta appena 56 residente.

Acquisendo le immagini gli agenti sono quindi riusciti a capire che la scomparsa fosse in realtà un omicidio, e a risalire di conseguenza all’identità dei colpevoli, ritrovando poi anche parti del cadavere.

La vicenda era cominciara nel novembre 2023, quando un trentatreenne cubano residente a Soria era andato a Tajueco per cercare la moglie, sua connazionale; lì, le notizie dell’uomo si sono interrotte, e la sua scomparsa era stata denunciata da un cugino che vive a Saragozza, insospettitosi dopo aver ricevuto alcuni messaggi WhatsApp in cui il parente gli diceva di aver incontrato una donna e di voler lasciare il Paese. Dubitando che i messaggi fossero stati scritti dal cugino, l’uomo ha avvertito la polizia, che ha aperto le indagini coinvolgendo anche la moglie del trentatreenne.

Proprio nella strada dove la donna abita gli agenti hanno visto un uomo caricare il sacco nel bagagliaio dell’auto; in un’altra immagine, si vede invece un uomo che trasporta lo stesso sacco bianco su una carriola, ma in questo caso l’immagine è troppo lontana e non nitida.

Fonte: Google Street View

Gli investigatori sono risaliti facilmente a Manuel Isla Gallardo, 48enne che gestiva un bar a Bayubas de Arriba, un paese vicino, in quale conviveva da tempo con la moglie dell’uomo scomparso; i loro telefoni sono stati intercettati e per la polizia è stato semplice chiudere il caso.

L’11 dicembre scorso sono infine stati ritrovati i resti del trentatreenne assassinato, nel piccolo cimitero di Andaluz, una decina di chilometri da Tajueco.

Al processo a carico di Isla Gallardo e della donna le immagini di Google Maps saranno acquisite come prova; una sfortunata coincidenza per i due assassini, visto che il servizio di Google Street View passa raramente dal paesino spagnolo, tanto che la precedente mappatura risaliva al 2009.

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