Gué Pequeno ammette la dipendenza da OnlyFans: "Spendo più di 5mila euro al mese"
In un’intervista, il rapper ha parlato della sua esperienza con il famoso sito di contenuti per adulti: “Ho dovuto scollegare la carta di credito”.
In un’intervista, il rapper ha parlato della sua esperienza con il famoso sito di contenuti per adulti: “Ho dovuto scollegare la carta di credito”.
Reduce dal suo tour estivo 2023, Gué Pequeno ha parlato della sua dipendenza dal sito per adulti OnlyFans a Growing Up Italian, podcast che tratta della vita degli italiani in America. Il progetto, gestito da tre cugini italoamericani, in passato aveva già ospitato altri personaggi dello spettacolo nostrani, tra i quali i rapper Ernia, Sfera Ebbasta e Luché.
Durante la puntata, il produttore milanese ha confessato di aver sviluppato una vera e propria dipendenza per i contenuti del sito: “Per me, in questo momento, OnlyFans è peggio del gioco d’azzardo. Ho dovuto scollegare la carta di credito. Il mio commercialista pensava che fossi vittima di una truffa online. Gli dissi di no, che ero io a pagare a ogni ora del giorno, anche alle 4 del mattino”, ha dichiarato.
E, quando gli è stato chiesto quanto spendesse in media ogni mese, ha risposto: “Molto, migliaia di euro. Meno di diecimila, ma più di cinquemila in un mese”. OnlyFans, infatti, è un sito che consente ai creator di caricare il proprio materiale e renderlo disponibile agli interessati tramite un abbonamento a pagamento. “È la truffa del futuro”, ha concluso poi il rapper.
Ma non è la prima volta che Gué Pequeno parla in pubblico di OnlyFans. Già a gennaio il rapper, ospite da Alessandro Cattelan a Stasera C’è Cattelan, aveva rilasciato delle dichiarazioni che avevano fatto scalpore, questa volta non lusinghiere: “Oggi sono tutti guru. Senza mancare di rispetto a nessuno, anzi sì tanto ormai: ma io posso accettare un consiglio economico-finanziario da un influencer che non ha la terza media o da una che sta a pec**a su OnlyFans? Perché poi il personaggio è quello”, aveva detto, scagliandosi contro i creator della piattaforma.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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