"Ho le mani brutte": la risposta dell'infermiera all'anziana è meravigliosa

Una storia insolita: un'ospite, tra le anziane di una casa di riposo, ha chiesto uno smalto neutro all'infermiera che le stava facendo la manicure. Quello che le ha risposo lei è davvero sorprendente.

Lavorare con gli anziani è sempre una sorpresa. C’è chi ha nel cassetto della memoria tantissimi aneddoti della propria gioventù, testimonianze ma anche saperi da tramandare. Inoltre, con le persone anziane possono capitare anche delle cose insolite che ci spingono a riflettere sul senso della vita, sul modo in cui ci approcciamo agli altri, sulla nostra società e le sue attese. Com’è il caso di Brendalyn Mae Porter.

Brendalyn è un’infermiera, lavora in una casa di riposo per anziani negli Stati Uniti. Naturalmente, le sue mansioni non si limitano alla pillola o al cerotto, ma spaziano nell’ambito della salute dell’ospite a 360 gradi. E nelle sue mansioni rientra anche la manicure alle signore. Spesso le donne anziane non riescono a provvedere a questo dettaglio da sole, un po’ perché si potrebbe essere abbassata la vista, un po’ perché – magari in presenza di alcune patologie che provocano tremori – potrebbero farsi male. E allora le infermiere aiutano queste donne non più giovani, ma con un capitale di esperienza da offrire.

La manicure secondo Brendalyn non si limita  al taglio delle unghie. Chi lo dice che per essere ordinate le mani non possano essere belle (e anche divertenti)? Così l’infermiera applica anche lo smalto per le unghie alle ospiti della casa di riposo in cui lavora. Ma un giorno una di queste ospiti le ha chiesto uno smalto trasparente, affermando di avere delle brutte mani. La risposta di Brendalyn è stata tanto spiazzante che, dopo averla raccontata su Facebook, la testimonianza della donna è rimbalzata sulla fanpage Love What Matters. Ecco cos’ha scritto:

Oggi ho dipinto le unghie di una nuova residente al lavoro e, mentre sceglievamo i colori, lei ha detto che voleva uno smalto trasparente. Il solo pensiero che è arrivato alla mia testa è stato: trasparente? Non è divertente. Le ho chiesto perché volesse lo smalto trasparente e lei ha detto: “Le mie mani sono brutte, non voglio attirare l’attenzione su di loro”. Allora le ho risposto con prudenza: “Le tue mani raccontano la storia della tua vita. Raccontano la storia d’amore, d’affetto e d’avventura. Queste mani hanno toccato e tenuto cose che gran parte delle persone può solo sperare di toccare e tenere un giorno”. E dopo ha scelto il colore rosa per le sue unghie. Qualche volta siamo tanto insicuri, ma gli altri trovano la bellezza che c’è in noi.

Le mani degli anziani, la loro pelle, sembra fatta di carta – come dice Kevin Spacey nel favoloso monologo finale di “American Beauty”. Ma questo non significa che le loro mani siano brutte. Sono, in effetti, ricche di esperienza e ognuno di noi spera di arrivare a quel punto. Perché significa aver avuto una vita piena, ricca di affetti, di baci e di abbracci, anche di momenti cupi (spesso superati brillantemente). Perché la vita è così, è una continua sorpresa e le nostre mani lo raccontano perché è lì che finiscono tutte le nostre emozioni, sia quelle positive, sia quelle negative.

La terza età non è altro che quella parte della vita in cui si possono trasmettere le esperienze affinché le giovani generazioni non facciano gli stessi errori. Per questo le persone anziane vanno valorizzate sempre, ascoltate, coccolate. Si sa, la storia è fatta di corsi e ricorsi e può far bene qualche volta imparare da ciò che è accaduto in passato. Che si parli di politica, di storia vissuta ma anche di questioni più personali, come lavoro o famiglia. Solo con il dialogo tra le generazioni si può andare avanti, si può progredire.

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