Alle porte delle Olimpiadi di Parigi 2024, la ginnasta Suni Lee ha parlato della malattia renale incurabile che le è stata diagnosticata a 20 anni e che l’ha costretta a non prendere parte all’ultima stagione di ginnastica NCAA con la Auburn University e a interrompere i suoi allenamenti per un periodo di sei mesi.

La giovane atleta originaria del Minnesota ha descritto nel corso di una intervista a Self come tutto ebbe inizio una mattina di febbraio, quando si svegliò e si accorse di avere le caviglie gonfie. Inizialmente, attribuì il gonfiore a un possibile effetto collaterale benigno del suo strenuo allenamento in palestra, e non ci fece troppo caso. Tuttavia, la mattina seguente si rese conto che il gonfiore si era diffuso a tutto il corpo, coinvolgendo non solo le caviglie ma anche il viso, le gambe e le mani.

Quando Lee ha iniziato la sua sessione di allenamento nella palestra ha dovuto subito interromperlo: era chiaro che non sarebbe riuscita a sostenerlo. “Ogni volta che cercavo di aggrapparmi alla sbarra, sentivo come se stessi costantemente scivolando via. Non riuscivo proprio a tenerla”, ha ricordato. “Le dita erano così gonfie che non riuscivo neanche a eseguire un semplice movimento di kip cast necessario per stare in piedi sulle sbarre.”

I medici avevano il sospetto che potesse essere una reazione allergica a qualcosa, ma intanto la situazione peggiorava e Lee ha iniziato ad acquisire sempre più peso. Dentro di lei si faceva sempre più largo il pensiero di dover dire addio alla sua carriera di ginnasta. “E se non mi fosse mai più permesso di fare ginnastica o non potessi mai più partecipare alle Olimpiadi?”, si chiedeva.

Dopo una serie di esami delle urine e una biopsia renale, le è stata diagnosticata questa malattia che per ora non ha cura, anche se i suoi medici stanno pianificando una terapia farmacologica per aiutarla a far fronte alle difficoltà che incontra quotidianamente.

“Mi guardo continuamente nei vecchi video e questo mi fa emozionare perché non sono più la stessa atleta di prima”, ha dichiarato Lee. Ma si è resa conto che la sua storia potrebbe essere d’aiuto a chiunque stia affrontando sfide simili.

Dopo lo stop, l’atleta è tornata a gareggiare con la nazionale statunitense nell’agosto del 2023.

“Questo rappresenta molto più che il mio ritorno alla ginnastica d’élite – ha scritto in un post pubblicato su Instagram – È stata un’opportunità per dimostrare a me stessa che posso superare le sfide più difficili, e con la speranza di ispirare gli altri a non permettere mai che le difficoltà della vita ostacolino la ricerca dei propri sogni”.

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