aleXsandro Palombo reinterpreta Il bacio di Hayez, che diventa un simbolo della violenza sulle donne: la tela è apparsa davanti al Museo Pinacoteca di Brera a Milano.

Francesco Hayez, maggior esponente del Romanticismo italiano, ha dipinto Il bacio nel 1859, che è esposto alla Pinacoteca di Brera. Il dipinto, un olio su tela tra i più famosi della storia, ritrae due giovani in abiti del Quattrocento, che abbracciati si baciano in un clima di guerra: il giovane, infatti, porta un pugnale appena visibile tra le pieghe del mantello e gli studiosi hanno ipotizzato che, all’angolo della tela, ci sia una spia che li osserva. Il quadro rappresenta i tempi di guerra durante la minaccia austriaca nella zona della Lombardia.

L’artista aleXsandro Palombo si sofferma proprio sul tema della guerra e, soprattutto, delle donne in tempo di guerra: come ha scritto sulla sua pagina Facebook, dietro all’apparente romanticismo del quadro si nasconde ben altro. “Penso alla forza e al coraggio delle donne ucraine che cercano di sfuggire all’orrore della guerra e sul loro cammino troveranno non solo bombe e morte ma anche “violenza sessuale in tempo di guerra“, ha detto aleXsandro Palombo. “Non c’è più un luogo sicuro per le donne“.

E anche adesso, all’ombra della guerra in Ucraina, le donne, come ha interpretato Palombo, si trovano nella stessa situazione di quella giovane vestita di azzurro nel dipinto di Hayez: in pericolo.

Nella versione di aleXandro Palombo, la giovane è tumefatta, ha il viso e le mani sporchi di sangue, l’abito stracciato, e si “sottomette”, impotente, a un bacio forzato da parte del giovane che le afferra il viso, anch’esso con le mani insanguinate, e si approfitta di lei in tempo di guerra proprio come gli uomini pensano di potersi approfittare, in ogni situazione, delle donne.

Come ribadito dalle parole di Palombo, le donne non si sentono al sicuro ormai da nessuna parte: non per strada, non nelle piazze, nemmeno in casa loro. Nonostante la società stia progredendo per quanto riguarda i diritti delle donne, che sempre più spesso occupano posti di rilievo nella società prima riservati agli uomini, “l’uguaglianza di genere è una realtà ancora molto lontana“, ha scritto Palombo.

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