Ottime notizie per la lotta alla pedofilia. Infatti Google e Microsoft, che gestiscono il 95% del traffico web, bloccheranno oltre 100.000 termini “utilizzati per la ricerca di immagini pedopornografiche su internet“.

Google ha mobilitato più di 200 dipendenti sullo sviluppo di nuove tecnologie per controllare il problema. Abbiamo impostato con precisione Google Search per individuare nei nostri risultati i link legati all’abuso sessuale sui bambini. Anche se nessun algoritmo è perfetto e Google non può impedire che i pedofili aggiungano nuove immagini sul web, le novità introdotte hanno consentito di ripulire i risultati di più di 100.000 applicazioni potenzialmente correlati di abusi sessuali sui minori”. Questa è la dichiarazione di Erich Schmidt, il consigliere delegato di Google in un’intervista rilasciata al giornale inglese Daily Mail.

Questi algoritmi sono stati testati in Inghilterra e nei prossimi giorni verranno estesi a tutti i Paesi di lingua inglese e, entro i prossimi 6 mesi, saranno disponibili in 158 lingue.

Cameron, primo ministro britannico, incontrando i rappresentanti dei motori di ricerca al convegno tenutosi il 18 novembre a Londra sulla Sicurezza per Internet ha affermato che queste misure introdotte sono un “significativo passo avanticontro la pedofilia.

Le organizzazioni per l’infanzia e la sua tutela segnalano però che la maggior parte dei siti pedopornografici sono difficilmente rintracciabili in quanto nascoste; per far fronte a questo problema Google e Microsoft si sono impegnati a collaborare con l’Agenzia per il Crimine Britannica, che a sua volta è supportata da l’FBI con un unico scopo: smantellare una volta per tutte i siti per pedofili!

Un primo passo molto importante ma che speriamo porti a risultati concreti e, soprattutto, che non si fermi al web!

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